Alla fine della giornata e nella penombra del lumino che mi racconta della tua presenza, Ti dico: “ eccomi”.
C’è l’imbarazzo di fine giornata, fare verità è sempre dura, ma va fatta.
Comincia la verifica della giornata, il compito ha delle sottolineature blu… Errori gravi, qua e là qualcuna rossa… Errori lievi.
Mi chiedo con quale faccia mi presento tutte le sere a mostrarti il compito giornaliero.
E’ tappezzato con segmenti blu e V rosse.
Proprio per la vergogna di sapere di essere amato faccio fatica a presentarti il compito e non so.
Faccio appello al mio voler essere bambino, ma la realtà è quella vissuta in questo imbarazzo.
Ho solo una scelta.
Come un bambino con il compito in mano mi presento a Lei e, con dolcezza, le chiedo di correggere.
Lei, puntualmente gentile e dolce, modifica.
La cosa più interessante è che non si vedono le cancellature, il compito sembra proprio fatto da me .
Quando lo presento mi sento accolto con un sorriso di fiducia e mi dice “oggi è andata bene”.
“Ora riposa…”
Quando chiudo gli occhi faccio fatica a pensare al giorno dopo…Gli dico solo questo “Gesù che ti costa ora farmi fare un salto da te per sempre?”
Al mattino mi accorgo che il salto non c’è stato, devo realizzare di nuovo il compito, corro da Lei e le dico: “ci vediamo stasera?”
Un sorriso mi apre la giornata…
So che anche il compito di oggi sarà corretto dall’amore di mia Madre…
La fiducia espressa dalla misericordia di mio Padre mi fa vivere attimi di eternità.
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