Mentre ero seduto nel prato a pregare, avevo il vento che veniva verso di me.
Le nuvole gettavano le ombre su di me, si muovevano nel verso contrario al mio sguardo.
Guardavo avanti e le ombre correvano nel verso opposto, il sole entrava in scena con qualche raggio.
La neve intorno, gli uccelli, la sua presenza dolce e concreta.
Quelle ombre e il vento….davano proprio fastidio.
Lui mi insegnava una cosa importante, le ombre ci devono essere.
Senza le ombre l’uomo corre il rischio della superbia.
Frate vento e sora nuvola, ti rendono consapevole che quello che succede in te,
non è frutto dei tuoi sforzi, ma è la mia grazia che ti permette di volare.
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