Stai li davanti a me.
Nel guardare il tuo volto sorridente e amorevole vedo personificato l’amore.
Come immagini sovrapposte che si cedono il passo e si alternano vedo Te e il mio peccato.
Il mio peccato messo a fuoco e poi sfuocandosi cede il passo al tuo volto, la tua immagine si fa viva dentro poi si sfuoca e cede il passo al mio peccato.
E’ un gioco d’immagini e un guardare all’amore non amato.
Quel volto non rimprovera, guarda solo con pietà.
Il dolore prende possesso del cuore e dal volto scendono le lacrime.
E’ un dolore che non si rimprovera.
E’ un dolore che non fa paura.
E’ un dolore con non irrigidisce.
E’ un sano dolore che sembra follia dire che è dolce.
E’ un dolore che è dono, rende il cuore morbido, allontanarsi da Te è dolore.
In questi frangenti la ragione deve servire per prendere nota e imprimere alla mente il fatto.
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