Sta continuando il nostro cammino di approfondimento e di preghiera sul Padre Nostro.
Lunedì scorso ci siamo incontrati per il secondo incontro; eravamo circa una sessantina di persone di età e luoghi diversi. Gli assenti erano stati rimpiazzati da volti nuovi o di persone con le quali non ci si vedeva da molti anni e che è stata una gioia rincontrare.
Il primo incontro era stato un’analisi sui modelli genitoriali, un guardare al rapporto con i propri genitori per diventare consapevoli di quanto questo abbia influenzato e modellato la relazione con Dio.
Mi è capitato diverse volte in questo mese e mezzo intercorso tra i due incontri di riflettere sulla mia poca fede in Dio, sulla mia difficoltà a riconoscere i segni del suo amore, preoccupata solo del suo giudizio.
E così ho capito che, purtroppo, erano stati i miei genitori, pur in buona fede, a non proteggermi e difendermi sempre come avrei voluto che facessero, ed a rimproverarmi quando ero un po’ meno che perfetta, a creare in me questa proiezione di Dio.
Non mi sono volta al passato per recriminare o condannare nessuno, anzi, penso che questo mi sia servito per divenire ancora più consapevole che, “se anche tuo padre e tua madre ti dimenticassero io non mi dimenticherò mai di te” (ma questo non è il mio caso!), Dio si prende sempre cura di noi e ci ama di un amore speciale e unico come unico è ognuno di noi.
Padre nostro…cioè di tutti, la cui paternità rende tutti fratelli. Non è stato facile e non lo è ancora oggi riconoscere e trattare ogni persona da fratello.
Quanti distinguo tra simpatici e antipatici, quanti giudizi mi hanno portato a “bollare” delle persone come indesiderabili ed infrequentabili!
Quanto è stato bello, però, quelle poche volte che sono riuscita a fare un salto di qualità, ad amare e ad accogliere nella mia casa persone con le quali non volevo più avere a che fare perché mi avevano troppo ferita. Ringrazio lo Spirito Santo perché so che momenti così importanti per me e per la mia famiglia sono solo frutti del suo amore.
E veniamo a Lunedi: “Sia santificato il tuo nome”
E’ la prima invocazione che incontriamo nel Padre Nostro.
Pur necessitando di ancora un po’ di tempo e di riflessione per capirla nella sua interezza, mi sembra di aver colto che io posso santificare il suo nome se vado alla ricerca del mio nome scoprendo e realizzando la mia missione nel mondo.
Solo se io rendo testimonianza dell’Amore, solo se realizzo il mio progetto di vita posso manifestare con il mio volto e con tutta me stessa che è santificato il nome di Dio.
Mi viene a questo punto spontaneo ringraziare don Giuseppe per il dono di questi incontri e soprattutto per l’aiuto che mi ha sempre dato nel ricercare la mia missione nel mondo.
So che non sono stata esauriente in questa condivisione, ma vorrei concludere con il canto che Antonio ha scelto, con la sua grande sensibilità e maestria, e che abbiamo cantato lunedì sera:
Padre mio, mi abbandono a Te,
di me fai quello che Ti piace,
grazie di ciò che fai per me,
spero solamente in Te.
Purchè si compia il tuo volere
In me e in tutti i miei fratelli,
niente desidero di più
fare quello che vuoi Tu.
Dammi che Ti riconosca,
dammi che Ti possa amare sempre più,
dammi che Ti resti accanto,
dammi d’essere l’Amor.
Vi abbraccio forte e voglio invitarvi a pregare gli uni per gli altri affinchè ognuno di noi possa, veramente, scoprire il proprio nome così da santificare tutti assieme il nome di Dio.
Stefania
Cara la mia Stefania...
RispondiEliminache dire?
Intanto grazie...
So che è molto difficile raccontare le emozioni che si provano...
Il vostro è gesto d'amore e non ci resta che goderne...
Come dono prezioso.