18 febbraio 2012

Al Cuore 4

C' è una materia che è competenza esclusiva  di Dio e questa materia si chiama "perdono dei peccati".
E' una pulizia necessaria per la vita umana e spirituale... pero tante volte non ci facciamo caso.
La nostra vita la facciamo scorrere un pò ingessata, e se ci accorgiamo
invece di soffermarci un pò razionalizziamo con tutte le scuse lecite in modo da soffocare quell'anelito di liberazione che qualifica la nostra stessa esistenza.
Io non so da quando tu non ti inginocchi, come il lebbroso, a chiedere di guarire...
In questo momento voglio essere un barelliere, che ti spinge e ti porta davanti a Gesù... che ti dice "ti sono perdonati i tuoi peccati... prendi la tua barella e va a casa tua".
Non fare una vita ad una velocità, fatta anche di cose belle... mettici in questa tua vita l'anima.
L'anima quando si ammala... ti paralizza... e non ti permette di discernere ciò che è bene.
Va da un sacerdote, che ha questo potere, il quale nel nome di Gesù non
ti giudica... ma alzando la mano... ti benedice con il segno della croce ridonando alla tua anima il sano candore.
Se ti viene la tentazione di pensare che il prete è più peccatore di te... e questo può essere anche vero.
Ti racconto quello che fece il papa Giovanni XXIII, quando era patriarca di Venezia,
Si andò a confessare da un prete che si ubriacava...
Questo prete si rese conto del dono  e del potere ricevuto nel giorno della sua ordinazione.
La Misericordia  di Dio è proprio questa: far passare la grandezza del Suo perdono per mezzo di creature fragili come noi preti.

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