5 dicembre 2011

Credo 11

e in Gesù Cristo... il terzo giorno risuscitò da morte;

24
 Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
25 Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
26 Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
28 Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
29 Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
30 Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
31 Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
(Gv20,24-31)

Grazie Tommaso di questo tuo desiderio... è anche il mio.
Spesso nei momenti di morte spirituale io mi ripeto la tua preghiera "Signore mio e Dio mio".
Nel buio della vita quando si va a tentoni "Signore mio e Dio mio".
Tu Tommaso ci hai fatto un grande regalo... nella tua difficoltà c'è la nostra e noi ci siamo guadagnati la decima beatitudine "beati coloro che pur non avendo visto crederanno"
Tu sei buono Signore e credo che sei resuscitato da morte e la mia fede non è morta.

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