26 marzo 2013

Semi di fede

Un’attesa che si prolunga e non si sa chi si aspetta, è come navigare in un oceano senza meta.
E’ così l’anima, quando non è centrata, si muove ma non conosce la direzione e l’obiettivo.
Meglio fermarsi, per non farsi del male e fare del male, fuggire il chiasso, nella solitudine l’anima riprende fiato dal suo affanno.
O beata solitudine sei sacra, perché permetti all’anima di stare con il suo Signore.
Quella attesa è piacevole, è come assaporare una musica antica, con una melodia nuova.
La solitudine è dare all’anima stabilità nella relazione, non è scappare, ma stare con chi più si ama.

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