13 dicembre 2012

Semi di fede

Ho cominciato a vederti crocefisso in quel polacco ubriaco.
Era arrivato urlando a mensa, i volontari erano un po’ agitati, si
era creata un’aria pesante.
Come fai a far ragionare un ubriaco?
Mi sono armato di santa pazienza per cercare di farlo.
Con voce calma e decisa siamo riusciti a farlo sedere, le sue grida creavano un po’ d’imbarazzo tra gli ospiti.
Finalmente siamo riusciti a calmarlo, ma ecco che si alza e mi vuole abbracciare e baciare.
Il suo alito di vino e non solo, producono in me certe resistenze quando dal fondo del cuore una frase…

"Quest’uomo sono Io crocefisso".

Il passo di Isaia risuona come eco nel mio cuore, “non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci”.
Quell’eco mi raccontava le volte che mi ero emozionato leggendo Isaia 53, e le promesse fatte nella preghiera.                                     Ora vedere quel crocefisso posare le labbra sulla mia guancia mi metteva in crisi, era Cristo Crocefisso che mi baciava e mi riconosceva suo fratello.
Prima di andare a letto mi sono fermato in chiesa e ho detto:

"Scusami se stasera non ti ho riconosciuto
Le mie resistenze pesano come macigni
Il mio cuore è triste, perché è traditore
Fa in modo che ti sappia riconoscere sempre in ciò che ripugna,
perché tu sei lì".


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