31 ottobre 2012

Semi di speranza

Fermati e guarda dove stai andando.
Corriamo tutti i giorni, tutta la vita.
Non ci accorgiamo del tempo che passa e della strada che stiamo percorrendo.
Quando il fiato si fa corto ci fermiamo e cerchiamo di fare un bilancio.
Il negativo ci sovrasta a causa del bilancio e del fiato.
Tu fermati.
Non delegare al domani il tuo fermarti perché esso è carico d’incertezze.
Siediti e guarda il tuo obiettivo, forse è cambiato.
Chi hai deciso di seguire e per cui vivere non è lo stesso di ieri.
Ora sono tanti e hanno diversi nomi e le strade sono tante
In questa foresta d’incroci ti sei perso.
Il tuo perderti non ti deve sconcertare, in tutta umiltà puoi sempre ricominciare.
Lui con un filo d’oro unirà tutta la tua esistenza.

27 ottobre 2012

Semi di speranza

A volte c’è una presenza dentro di te alla quale non puoi dare un nome.
Tenti comunque di assegnarle un nome perché vuoi andare in profondità, ma non ci riesci.
Senti che sei pieno d’amore, ma la parola “amore” ti dice poco rispetto a quello che senti.
Ti senti pervaso di una gioia incontenibile e ti accorgi che quello che contieni è poco.
La pace che avvolge la relazione è indescrivibile.
I moti dell’anima si sprigionano in maniera ordinata e serena.
La tentazione è di racchiuderlo in te, ma ti accorgi che questo è impossibile perchè ne va della vitalità della relazione.
Vorresti fermare il tempo senza tempo, dove tra l’attimo e l’eternità non c’è differenza e nel tuo cuore rimane una parola: “intensità”.
In questa intensità le cose da fare sono sfumature, a Lui il compito di congedarti.
Una chiarezza c’è nella tua anima, che ritrovi solo stando alla sua presenza.
Quando ti allontani, l’intelligenza della tua anima dice “ Tu non mi basti mai”.

26 ottobre 2012

Semi di speranza

Quando Gesù lo chiamò il cieco gettò il mantello via e lontano da sé.
Il mantello era la sua casa, la sua coperta, il suo rifugio.
E’ bastata una parola per gettare via ciò che fino a quel momento era il tutto.
Signore io ho i miei pensieri che come nodi mi legano e non mi permettono di seguirti.
Questi comandanti rendono scontato il mio atteggiamento scavano solchi profondi.
Il mio cuore rimane lontano e come la volpe che non arriva all’uva dice che è acerba.
Al cieco tu dici: “Cosa vuoi che io faccia per te?”
“Signore fa che io veda” è la risposta del cieco.
Assorto nei miei pensieri, la stessa domanda fai a me, ed io distratto e pauroso penso che sia un inganno.
Allora il vorrei di tante cose viene seguito dai tanti se ed io sto li fermo, perché ho paura.
Meglio seguirti da lontano e avere la possibilità di scappare, piuttosto che starti vicino, perché penso di sapere quello che tu mi puoi chiedere.
Tu mi cerchi e mi chiami, io immobile nella paura non so dove andare o fuggire.
Mi rendo sempre più conto che non voglio vedere, mi sento rassegnato e tu continui a dirmi: “dai la mano a questa vecchietta cieca, ti condurrà dove tu non sei riuscito mai ad arrivare, non dubitare, perché è la fede”.

25 ottobre 2012

Semi di speranza

Prova a guardare quale amore dai al tuo prossimo e capisci quanto ti ami.
Quando ami con il freno a mano sei avaro, eppure chiedi per te comprensione.
Altre volte ami per paura, perché pensi che non sarai mai amato. Aspetti coraggio nell’amore dall’altro
Ami secondo i tuoi stati d’animo, fai l’altalena nel tuo modo di amare. Rimproveri all’altro che è invidioso
Nel pesare il tuo amore forse non ti accorgi, hai creato divisione e opposizione.
Quando chiedi di essere riamato attento alla gelosia, è il morbo di chi pensa che ami di più.
Le tue attese d’amore quando non combaciano con la realtà, ti rendono aggressivo.
L’ansia di amare produce litigi, soccombe l’ansioso.
Se pensi di amare molto e t’isoli, hai solo sempre amato te stesso.
Amare è dono che fa bene a se stessi e all’altro.
Non c’è limite nell’amare, il vero amore conosce i momenti di stasi e quelli di moto.
Quando sai amare veramente di amore sponsale, e amore fraterno puoi iniziare ad amare di amore eterno, allora cominci a vivere nella carità.
La carità non è invidiosa, è longanime, non chiede per sé, ma tutto spera e dà.
Questo scalino dell’amore è l’ingresso del paradiso.

24 ottobre 2012

Semi di speranza

Stasera non riuscivo a sopportare il cattivo odore che c’era nella sala da pranzo.
Mentre servivo i miei amici poveri, per la prima volta mi è venuto un senso di repulsione.
Stavo decidendo di andare via, quando Lui mi ha inchiodato con queste parole: “Prova per un attimo a pensare che questo sudore sia la sofferenza di questa gente che tu servi.
Questi non possiedono una casa, perché qualcuno ne ha più di una.
Questi hanno solo un vestito che serve loro come casa e a conservare la dignità.
Il puzzo che senti e ti vuole fare scappare per Me è profumo perché loro mi vedranno.
Cerca di andare oltre le apparenze e di capire il senso di tutto ciò, prova a far si che i tuoi sensi si educhino a cercare la bellezza che si nasconde dietro questo puzzo e a queste figure che a te sembrano poco armoniche.
Non mettere in atto il tuo pensiero di giustizia contro i ricchi ti arrabbieresti inutilmente, peccando di orgoglio.
Coloro che sono ricchi e sanno di esserlo e continuano a esserlo, si condannano da soli, tu lascia stare ed entra in questo mondo dei poveri”.
Non ho sentito nessun odore, solo tanta pace e serenità, mi sono sentito un povero che non ha nessun diritto, continuavo a servire a tavola a dirigere il traffico, perché stasera erano proprio tanti e tutti hanno mangiato, ma avevo la netta percezione di trovarmi in un ambiente particolare.
La cena è finita, si comincia uscire, ora le facce stanche che sono entrate escono sorridenti tra i saluti e ringraziamenti.
Uno in particolare è arrivato in modo diretto al cuore e non ho avuto il coraggio di guardare perché sapevo che era il Tuo: “Grazie Padre”.
Ciò mi confonde e da gioia… come posso io renderti grazie? Questo punto di domanda è una risposta che sta dentro di me e mi fa dire “io credo”.

23 ottobre 2012

Semi di speranza

Siamo liberi di comprare e vendere.
Siamo liberi di andare e venire.
Siamo liberi si muoverci e sedere.
Siamo liberi di amare e di odiare.
Siamo liberi di parlare e di tacere.
Siamo liberi di pensare e di agire.
Siamo liberi di essere egoisti e di essere generosi.
Siamo liberi di fare tutto e il contrario di tutto.
Tutta questa libertà non ti permette di autodeterminarti… perché?
Il treno dei desideri passa a tutte le ore, a tutti i minuti, con gli idoli che porta.
Sposta la tua vista su quel binario che ti sembra morto.
C’è un treno che tu non vuoi prendere eppure quel treno ti porterà lontano.
La motrice di quel treno ha due posti per il Macchinista e l’Aiuto macchinista.
La sua destinazione è l’eternità, sali e i tuoi veri desideri si realizzeranno.
Tu sei fatto per Lui e il tuo cuore non riposa se non in Lui.

22 ottobre 2012

Semi di speranza

Noi abbiamo spesso l’abitudine di lamentarci del quotidiano ma non ci rendiamo conto della nostra monotonia nella relazione.
Facciamo il tira e molla con la persona che amiamo e dopo un certo numero di giorni scarichiamo la nostra frustrazione.
Ci lamentiamo con Dio e continuiamo a ripetere come automi le nostre solite preghiere senza dare un’anima a ciò che diciamo.
Se poi troviamo la persona che non sta al posto dove l’abbiamo messa ci disorientiamo e critichiamo.
Il solito lavoro, ma se per caso quel foglio sulla scrivania non lo troviamo al suo posto voli pindarici ci fanno perdere la pace.
Ricordati che tu non sei al centro dell’universo, che dopo di te e senza di te la vita continuerà sulla terra.
Tu sei importante, sei speciale se non ti svaluti, fai in modo che tutto ciò che ti circonda sia speciale.
La stessa relazione con Dio è bella in se, invece tu a volte dici “non lo sento più… le solite preghiere non mi bastano”, poi non fai niente per rendere vivace il rapporto.
Esci da questa tua passività quotidiana e fa come Chiara d’Assisi, lei dice a Francesco: "non voglio essere amata, ma amare”.
Se poi lo farai con tutte le creature che ti circondano le relazioni saranno avvincenti.
Esci dal carcere che ti sei costruito e al quale hai imposto un nome… “quotidiano”.

20 ottobre 2012

Semi di speranza

Mi sono trovato in questi giorni a gestire situazioni che non avevano a che fare con gli interessi di Dio.
Isolati nella capitale, senza telefoni da giorni e non sapere a chi rivolgersi, c’erano tanti Ponzio Pilato e urgenze di comunicazioni, poi si dice che i guai vengono sempre a grappolo, mi sono trovato davanti a disservizi interni alla parrocchia e richieste urgenti da risolvere, a un certo punto mi sono imballato.
E’ come trovarsi in un posto e sai che da li devi andare via.
Poi una voce dentro il mio cuore, fermati non ti scoraggiare lascia che gli alberi si agitino te rimani saldo, non correre dietro alle cose potresti imbrattare il tuo cuore di rabbia, non ragionare con il tuo orgoglio corri il rischio di offendere la tua essenza, l’impazienza che muove le tue viscere usala per andare in bagno e non per irrigidirti e poi…poi….
La cosa più bella è che puoi sempre stare con Me e amare gli altri senza il bisogno dei telefoni o di altro.
La pace è arrivata, la bufera imperversa ancora, io sotto la pioggia e il vento mi sento centrato, perché Tu sei con me e so che il mio cuore non è un telefono o un disservizio, è l’amore che sa palpitare per Te.

15 ottobre 2012

Semi di speranza

Quando avverti la solitudine dentro il tuo cuore non scoraggiarti.
Ti viene da perdere la speranza e lo smarrimento ti fa pensare a cose mai pensate.
Le ferite che si erano cicatrizzate cominciano ad aprirsi e fanno male.
Non preoccuparti, il Signore mi ha insegnato un segreto che voglio rivelarti.
Mi portava fuori e mi faceva sedere su una panchina, i miei pensieri si fermavano.
Cominciavo a sentire il vento tra le fronde.
Qualche uccello notturno dolcemente accompagnava la mia solitudine.
Un grillo cantava, vedere la luna alzarsi prima rossa, poi gialla e bianca mi faceva sentire parte dell’immenso.
Io stavo lì seduto a guardare e ascoltare nel buio della notte.
Su quella panchina della vecchia parrocchia ho imparato a perdermi nella solitudine del creato.
Tutto diventa armonia e la solitudine forzata altro non è che la voglia di imparare a perdersi nel suo cuore di Padre.

13 ottobre 2012

Semi di speranza

Certe volte la mente non riesce a essere sempre esplicativa.
Rimane una domanda, che senso ha tutto ciò?
Non troviamo nessun senso, nessuna spiegazione e la mente ci porta lontano.
Il cuore vacilla e si accascia, non cercare subito ciò che può avere una spiegazione futura.
Continua a vivere e a dare, tieni sempre il cuore vigile sull’amare e non ripiegarti.
Chiediti solo questo: “liberami Signore da tutto ciò che mi può mettere paura. Dammi l’umiltà di accettare tutto “
In questo modo rimani aperto e vigile e quando sarà il momento di comprendere, una luce in fondo al tuo cuore illuminerà  e ti spiegherà il senso di ogni cosa.

11 ottobre 2012

Semi di speranza

Ci sono giorni che non sento la Tua presenza.
Ci sono giorni che mi allontano da Te.
Tutto ciò sembra un rincorrersi, eppure in quei giorni, nasce la nostalgia di Te, è come se mi mancasse l’aria.
Io so che questo è un gioco, dove la mia anima è smarrita.
Non è questione morale, è solo quando la relazione deve fare un passo oltre.
E’ quell’oltre che l’anima teme e si perde nei suoi profondi timori.
Poi nello smarrimento mi prendi per mano e mi conduci per un tratto, fino a quando ti lascio la mano e mi perdo di nuovo.
Tutto ciò è un gioco d’amore in cui c'è assenza di spazi e tempi.
L’anima sospira e anela guardare il Tuo volto.
Non nascondermi il tuo volto perché in Te confido Signore.

10 ottobre 2012

Semi di speranza

Prova a guardare tra le fenditure della roccia, troverai un piccolo germoglio.
Ti può sembrare strano, ma anche nel deserto trovi un ciuffo d’erba.
Ci sono germogli piccoli e teneri davanti a quali ti chiedi ma questi riusciranno a vivere?
Su quei germogli ho visto passare cavalli e mucche che, seppur ammaccati dal passaggio, erano al loro posto.
In questo mondo dove c’è un ammasso di macerie, dove la fantasia ha smesso di volare,
dove le certezze sono andate in frantumi, dove il niente e la rassegnazione t’ingessa,
non mollare scruta nel tuo cuore.
C’è un piccolo germoglio di speranza, custodiscilo, non ti appoggiare, fa solo in modo che possa germogliare e diventare albero dentro il tuo cuore.
La natura insegna, il Maestro ti ha testimoniato, ora tocca a te a non lasciare cadere le braccia.
Riprendi il cammino della speranza e spera contro ogni forma di disperazione e desolazione.
Ricordati che tra le macerie del tuo cuore c’è un piccolo germoglio che vuole vivere.

9 ottobre 2012

Semi di speranza


Non sprecare parole quando preghi ma fa della preghiera un’esperienza d’amore, e non mettere le parole una dietro l’altra, come una filastrocca imparata a memoria.
Se tu conoscessi veramente cosa ci ha insegnato l’Amato moriresti di gioia.
Se tu vivessi realmente ciò che succede nella preghiera, questo mondo ti andrebbe stretto.
Prova per un attimo con la fantasia a volare e prega il Padre Nostro.
L’Amato ci ha spinto a rivolgerci all’Amante.
L’Amore abita nel nostro cuore avendo fiducia nell’Amato e in ciò che ci ha detto.
Ci fa spiccare il volo quando ci troviamo tra le braccia dell’Amante.
Come l’acqua si mescola con il vino. 
Questa è la potenza della preghiera.
Non cercare la perfezione, nessuno è perfetto... solo l’Amato.
L’Amore che abita in te è ben contento di appoggiarti sul petto dell’Amante.
Puoi mettere di tuo la volontà, la libertà e la semplicità dei bambini,
per farti travolgere dal loro Amore.

Il 2° e il 4° venerdi di ogni mese a partire da questo alle ore 19.45 ci sarà fino a giugno una serie di incontri sul tema "amare se stessi origine dei nostri mali e fonte del nostro bene"

8 ottobre 2012

Semi di speranza


Quando il tuo corpo come cavallo irrequieto corre e
ti fa vedere tramonti e aurore che lasciano al tuo cuore un sapore strano, stai attento.
Quando ti spinge a rompere gli argini del fuoco contieni il braciere affinchè non cada.
Se poi la mente viene sedotta e i pensieri partoriti sono suadenti, spingi gli occhi altrove.
Tutto ciò deve succedere, non scoraggiarti… ama!
Con tutte le tue forze scendi nell’abisso e guarda il tuo male.
In quel guardarti dentro non spaventarti e soprattutto non scoraggiarti,
in quel santuario del male inginocchiati e piangi.
Proprio là lo troverai, le Sue mani ti accarezzeranno
e le catene si sciolgono e cadono.
Quel santuario buio diventa il luogo della luce.
Lì l’anima e il corpo si fondono in un’armonia indescrivibile.
Il tramonto come l’aurora sono  poesia alla vita che si rinnova.
Il fuoco dà calore alle azioni che compi.
La mente produce la fantasia che vola oltre i propri confini,
dove il tutto e il niente sono quantità irrilevanti,
c’è il Tu che dichiara il suo amore per te.

6 ottobre 2012

Semi di speranza

Io gioisco in te figlio mio quando ti ami e ti apprezzi.
Sono con te nei tuoi momenti di difficoltà e dolore.
Soffro nel vederti sofferente allora ti porto in braccio.
Non guardarti sempre intorno come chi cerca di prendermi in fallo.
Se non trovi una buona parole da dirmi puoi darmi sempre il tuo cuore.
Portami con te a lavoro, sono di buona compagnia
Ricordati che la mestizia ti allontana da me.
Riconosci le sconfitte e utilizzale a tuo vantaggio.
Sono in debito con te quando fai del bene al povero.
Chiedi quello che desideri e dammi la possibilità di darti il meglio.

5 ottobre 2012

Semi di speranza

Un Dottore della Legge osservava lo spettacolo della piazza del mercato formicolante di gente.
Improvvisamente gli apparve il profeta Elia.
Il Dottore della Legge approfittò dell'occasione e chiese al profeta: "Illumina la mia ignoranza: c'è qualcuno di questi mercanti che entrerà nel futuro Regno di Dio?"
"Nessuno, proprio nessuno!" rispose il Profeta scrollando il capo.
In quel momento arrivarono sulla piazza del mercato due uomini.
Si misero a fare giochi di abilità scherzi e buffonate per attirare la gente.
Intorno a loro si formò un cerchio di grandi e piccoli che si divertivano e battevano le mani ridendo.
Il profeta Elia esclamò: "Questi certamente entreranno nel futuro Regno di Dio!".
Il Dottore della Legge andò a parlare ai due pagliacci.
"Che cosa vendete?" chiese.
Risposero: "Anche se spesso il nostro cuore è triste, vogliamo vendere a tutti la gioia di vivere".

Hai mai provato a prendere sportivamente la vita?
Ti sei chiuso nei tuoi mille impegni che assorbono e non ti permettono di abbozzare un sorriso.
Ti senti troppo serio e non riesci a scioglierti, perché la serietà è diventata la tua difesa.

4 ottobre 2012

Semi di speranza

Non ci amiamo perché siamo ipocriti.
In chiesa  apriamo il nostro cuore e vogliamo che Lui vi entri.
All’uscita della chiesa lasciamo Gesù sul sagrato e gli diciamo:

“Gesù è stato bello stare con te, ma non puoi venire con me.
Il mondo devi sapere non è quello che si professa in chiesa,
nel mondo dobbiamo fingere, farci vedere efficienti, belli, sorridenti, un po’ aggressivi per non farci mangiare, furbi quanto basta per non soccombere, falsi e megalomani per non sfigurare, cose che la tua ingenuità non sopporta.
Caro Gesù, non preoccuparti so che devo venire a messa altrimenti vado all’inferno.
Tu per me sei questa preoccupazione. Quando non vengo a messa mi sento male
perché penso che tu mi punisca, però ora mi sono un po’ emancipato vengo di lunedì,
o la domenica sera prima di dormire mi dico una preghiera non si sa mai...
Se ti arrabbi mi perdo il paradiso.
Ti voglio fare l’ultima raccomandazione, sappi che i giudizi sono indispensabili nel mondo degli uomini e servono per difendermi, poi se mi arrabbio ho sempre ragione sono gli altri che sono stupidi.
Un’ultima cosa voglio ancora dirti, non ti offendere se per caso a un mio bisogno ti compro un lumino, mi sento autorizzato a farlo.
Devi sapere che  nel mondo degli uomini gli affetti, le carezze, i favori, le raccomandazioni, le compiacenze, gli inviti e altro è tutta merce di scambio.
Buona domenica Gesù, se non ho altri impegni, ci si vede domenica.”


E' iniziata la mensa e siamo a corto di volontari c'è qualcuno che viene?

3 ottobre 2012

Semi di speranza

Non fermarti, ma non correre.
Dosa le forze, ma non risparmiarti.
Mettiti sulla strada buona, ma non pensare che non ci siano buche.
Prendi il necessario per il cammino, ma lascia il superfluo.
Il desiderio è arrivare, ma non dividerlo con le aspettative.
Focalizza l’obiettivo, fa in modo da non confonderlo.
Lascia senza rimpianti e ringrazia sempre, un buon camminatore benedice anche i rovi.
Nutri il tuo corpo con la potente energia dello Spirito.
Svuota la tua testa dai mille pensieri, falli danzare, ma non fare amicizia.
Tieni con te l’albero della vita tra le mani, t’indica le stagioni che stai vivendo.
Non fare a meno della catena d’oro, ti congiunge i vari passaggi e da unità al cammino.
Portati la guida per non smarrirti e non ti confonderai.
I tuoi piedi sono la speranza.
I tuoi occhi sono la fede.
Le tue mani sono l’amore.

2 ottobre 2012

Semi di speranza

Alla fine della giornata e nella penombra del lumino che mi racconta della tua presenza, Ti dico: “ eccomi”.
C’è l’imbarazzo di fine giornata, fare verità è sempre dura, ma va fatta.
Comincia la verifica della giornata, il compito ha delle sottolineature blu… Errori gravi, qua e là qualcuna rossa… Errori lievi.
Mi chiedo con quale faccia mi presento tutte le sere a mostrarti il compito giornaliero.
E’ tappezzato con segmenti blu e V rosse.
Proprio per la vergogna di sapere di essere amato faccio fatica a presentarti il compito e non so.
Faccio appello al mio voler essere bambino, ma la realtà è quella vissuta in questo imbarazzo.
Ho solo una scelta.
Come un bambino con il compito in mano mi presento a Lei e, con dolcezza, le chiedo di correggere.
Lei, puntualmente gentile e dolce, modifica.
La cosa più interessante è che non si vedono le cancellature, il compito sembra proprio fatto da me .
Quando lo presento mi sento accolto con un sorriso di fiducia e mi dice “oggi è andata bene”.
“Ora riposa…”
Quando chiudo gli occhi faccio fatica a pensare al giorno dopo…Gli dico solo questo “Gesù che ti costa ora farmi fare un salto da te per sempre?”
Al mattino mi accorgo che il salto non c’è stato, devo realizzare di nuovo  il compito, corro da Lei e le dico: “ci vediamo stasera?”
Un sorriso mi apre la giornata…
So che anche il compito di oggi sarà corretto dall’amore di mia Madre…
La fiducia espressa dalla misericordia di mio Padre mi fa vivere attimi di eternità.

1 ottobre 2012

Semi di speranza

Fiumi di parole e di belle parole che mi investono e mi danno gioia,
la mia pancia è piena e quelle parole sono un balsamo al mio cuore.
Fiumi di belle parole e di belle parole che mi investono e mi danno rabbia, la mia pancia è vuota e quelle parole aumentano i miei grampi allo stomaco.
Sono sempre belle parole o meglio buone parole che incoraggiano, ma c’è qualcosa che non va.
Quelle parole partono da te e sono dirette a te cerca piuttosto di capire che: un ricco non può capire le tue buone parole, un povero rifiuta le tue buone parole.
Al ricco devi insegnare ad amarsi, al povero devi assicurarlo con il tuo amore concreto.
Quando cominci a guardare tutte le creature in questo modo, cominci a collaborare con il Creatore.