31 maggio 2012

Donna

Ti sarà dato un figlio, e tu lo chiamarai Gesù.
Donna ecco tuo figlio, dalla croce un altro annuncio.
Tu Maria avevi solo un progetto, realizzare ciò che Dio voleva.
Quando hai detto eccomi, ti sei trovata dove Lui voleva.
Eccomi, e incinta ti sei trovata ad affrontare un viaggio.
Eccomi, e partorisci in un locale piccolo e angusto.
Eccomi, e sei partita per l'Egitto, e poi ritornata.
Eccomi, nel silenzio della solitudine, l'hai seguto a distanza.
Eccomi, e ti sei trovata lungo la via dolorosa.
Eccomi, e sotto la croce raccogli le sue volontà dove ti nominava madre di noi peccatori.
Quell'eccomi dà un senso di stabilità, e dà all'anima la gioia di cercare.

30 maggio 2012

Chiesa

Tu che ti accorgi che manca la gioia alle nozze, chiedi a tuo figlio di concederla.
Tu che conservi nel cuore la poesia e il dolore, come perle preziose.
Tu che cerchi l'amato della tua vita, e non ti fermi all'imperfezione del numero sei, al pozzo dell'amore lo trovi è il settimo, il perfetto.
Gli dai tre nomi, uomo, profeta e messia, perchè riconosci in Lui la sorgente dell'acqua, quella che disseta e fa nascere in te il desisderio di farlo conoscere.
Tu che non badi a spese di lacrime e soldi, lo riconosci tra tanti, come l'unico, nell'intimità del tuo dolore versa su di Lui le tue lacrime.
Tu dalla fede concreta, che trattiene e Tu che hai una missione da compiere, partorire figli e figlie per l'amore,hai perso la tua identità, e ti sei ripiegata su te.
Esci da te, lascia il Male che si autodistrugge, e Tu come tua Madre continua a spargere semi di pace.

26 maggio 2012

Preghiera

O Figlio unico e Verbo di Dio,
pur essendo immortale,
per la nostra salvezza
volesti prendere carne dalla Santa Madre di Dio e sempre Vergine Maria;
senza mutarti ti sei fatto uomo e fosti crocifisso,
o Cristo Dio,
calpestando la morte con la morte;
tu che sei una delle Persone della Santa Trinità,
glorificato insieme con il Padre e lo Spirito Santo,
salvaci.
(Inno al Verbo, tratto dalla Liturgia Bizantina)

23 maggio 2012

Spirito Santo

Vieni, luce vera
Vieni, eterna vita
Vieni, mistero nascosto
Vieni, tesoro ineffabile
Vieni, realtà indicibile
Vieni, persona incomprensibile
Vieni, esultanza perenne
Vieni, verace attesa di quanti saranno salvati
Vieni, il rialzarsi di chi giace
Vieni, risurrezione dei morti
Vieni, o potente, che ogni cosa sempre compi, muti e trasformi con il solo volere
Vieni, invisibile e del tutto intangibile e impalpabile
Vieni, tu che sempre rimani immobile, e ad ogni istante tutto ti muovi e vieni a noi che giacciamo nell'Ade, tu che sei al di sopra di tutti i cieli
Vieni, nome desiderato e celebrato, ma del tutto impossibile a essere detto da parte nostra chi egli sia o a essere conosciuto quale e quanto sia
Vieni, gioia eterna
Vieni, corona immarcescibile
Vieni, porpora del grande Dio e Re nostro
Vieni, cintura cristallina e di pietre preziose
Vieni, calzare inaccessibile
Vieni, vera destra regale purpurea e sovrana
Vieni, tu che ha bramato e brama la mia misera anima
Vieni, solo a chi è solo - poic io sono solo, come vedi
Vieni, tu che mi hai separato da tutto e mi hai reso solo sulla terra
Vieni, tu che sei divenuto in me desiderio e hai fatto che ti desiderassi, o del tutto inaccessibile
Vieni, mio respiro e mia vita
Vieni, consolazione della mia povera anima
Vieni, gioia e gloria e delizia senza fine.
(S. Simeone il Nuovo Teologo - invocazione allo Spirito Santo)

22 maggio 2012

Gc 1,12‏

12Beato l’uomo che sopporta la tentazione, perché una volta superata la prova riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.

Ti ricordi la tela di Penelope?
Lei faceva un lavoro quotidiano,che non la stancava mai aspettava il suo amore.
Davanti alle proposte di tanti amanti,lei si rifugiava nel suo quotidiano e la sua speranza era risposta nell'amore.
Alla fine l'amore arriva.
Questo versetto di Giacomo ci vuole indicare ad avere fiducia nella perseveranza, gli idoli che ci seducono e ci tentano li dobbiamo ingannare.
Come?
Rifugiandoci nel quotidiano e principalmente nel suo Amore.
Il suo è un amore stabile che non delude.
Il Signore alla fine della vita terrena,nella sua misericordia ci darà la vita eterna


21 maggio 2012

Il Dubbioso

Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare mossa e agitata dal vento; e non pensi di ricevere qualcosa dal Signore 8un uomo che ha l’animo oscillante e instabile in tutte le sue azioni.

La sapienza viene data da Dio, che, senza riserve, senza secondi fini da a chi chiede. Il problema è di chi chiede, perchè chiede in maniera dubbiosa. La fede di cui parla Giacomo è una fede ricca di fiducia, perchè quello che si sta chiedendo si ha già la certezza di averlo ottenuto. E' quella fede pura di un bambino, che si lancia tra le braccia della sua mamma sapendo di essere accolto.
Chi è il dubbioso?
E' colui che vive in conflitto con se stesso e non ha fatto una scelta per Dio.
E' colui che ha conoscenze teoriche e non riesce a praticarle nella realtà.
E' colui che ha l'anima sdoppiata, perchè oscilla tra fiducia e sfiducia.
E' colui che cambia sempre strada ed è simile ad un'onda che prende diverse direzioni.

19 maggio 2012

Pane

Imploro dunque la tua immensa, la tua inesauribile generosità, affinché ti degni di guarire le mie infermità, di lavare le mie macchie, di illuminare la mia cecità, di colmare la mia indigenza, di coprire la mia nudità; e così, io possa ricevere il pane degli angeli (Sal 77,25), il Re dei re, il Signore dei signori (1 Tm 6,15), con tutta la riverenza e l’umiltà, tutta la contrizione e la devozione, tutta la purezza e la fede, tutta la fermezza del proposito e la rettitudine dell’intenzione che la salvezza della mia anima richiede.
S. Tommaso d'Aquino

18 maggio 2012

Gc 1,19‏

19Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira.

Le relazioni nella vita di comunità, devono avere alcuni requisiti importanti.
Pronti nell'ascoltare.
Aprire il cuore all'ascolto non solo della parola di Dio, ma anche al fratello che ha bisogno di essere ascoltato e sentirsi importante ai tuoi occhi.
Se il fratello ti vuole parlare è perchè sei importante per lui.
Lento a parlare.
Rifletti prima, misura, controlla il tuo cuore e con dolcezza fa scaturire dal tuo cuore parole dolci che sappiano esortare, correggere in modo che il fratello allontanandosi da te possa benedire Dio.
Lento all'ira.
Se ascolti con prontezza e parli con lentezza, eviti di essere una pentola di fagioli...
Non solo, ma non emetterai nessun giudizio.
Una comunità che vuole crescere nell'amore deve imparare che queste tre condizioni sono necessarie.

17 maggio 2012

Per Me

« Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me ; perché tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola » (Gv 17,20-21).

Stamani mentre leggevo, mi è capitata sotto gli occhi questa espressione, mi sono soffermato sulla prima parte "non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me..."
Gesù pregava di notte, e dopo una giornata di lavoro durante la notte si svegliava per pregare per me, per te, per tutti quelli che credono in Lui.
Pensare che un pò del suo tempo, del suo sonno Gesù lo ha speso per me.
Che strano!
Siamo pronti a guardare il Signore e contemplare i misteri della fede, riempendoci la bocca di tante parole e poi non abbiamo il tempo nel quotidiano per stare con Lui.
Io non dico alzarsi di notte per stare con Lui.
I veri amanti stanno insieme di notte, affinchè di notte nessuno possa sentire, ma nello stesso tempo quelle parole bisbigliate all'orecchio vengono amplificate dal silenzio.
La mia fantasia ora vola, al pensiero che un momento della notte e del suo sonno concretamente l'ha speso per me, mi fa vedere Gesù con occhi diversi, e se qualche volta ho pregato di notte non ho fatto niente di straordinario perchè anche questo Lui l'ha già fatto per me.
Se ci pensiamo bene, Lui pregò per noi, perchè desiderava il nostro bene e non solo, ma perporaerci con Lui nel seno del Padre...
Mentre noi guardiamo il nostro quotidiano qualcosa da cui scappare.

16 maggio 2012

Ascolta ciò che hai dentro

"Insegna alla tua bocca a dire ciò che il tuo cuore racchiude"

Gli occhi si accecano quando vedono cose che intristiscono.
L'orecchio è teso ad ascoltare parole, che certamente appesantiscono il cuore.
Le mani sono protese verso qualcosa che la mente vuole possedere.
I piedi si spingono dove la via maestra viene abbandonata.
Taci , quando la mente ti suggerisce parole insensate.
Interroga al cuore, custode dei tuoi beni e avrai risposte feconde.
Quel cuore ben custodito fa dire parole sensate e sagge.
Il cuore ben custodito e come un vino ben invecchiato, quando apri la botte esce fuori un profumo unico, cosi dal cuore ben custodito escono parole che fanno bene all'anima.
Maria custodiva tutto nel suo cuore, dalla sua bocca è uscito un SI e ha permesso all'Amore di farsi carne

15 maggio 2012

Un Pensiero

"Il desiderio prega sempre, anche quando la lingua tace. Se desideri sempre, preghi sempre. Quando sonnecchia la preghiera? Quando si raffredda il desiderio"
S. Agostino

E' bellissima questa espressione di S.Agostino.
Prima di chiederti del  perchè non preghi chiediti se  desideri Dio.
Il desiderio verso Lui ti fa stare con Lui, sorgente d'amore.
E' proprio così; con la sorgente dell'amore impari ad amare, perchè "Dio è amore".
Noi tutti abbiamo il desiderio di essere amati.
A qualsiasi fontana beviamo acqua subito ci disseta, ma poi ci lascia con più arsura.
Se desideriamo sempre, preghiamo sempre e ci relazioniamo con Dio, che ci ama e ci insegna ad amare, come canali possiamo amare i fratelli.
Quando il nostro io diventa punto di partenza e di arrivo, allora la nostra preghiera si arresta e così anche l'amore.

11 maggio 2012

Poter spingere un sasso

Privarsi di eliminare gli inciampi è appesantirsi, è un ripiegamento è mettersi il sasso in tasca.
Un accumulo di sassi in tasca è rendere il cammino più difficile e lento.
Tutti da bambini abbiamo giocato con i sassi, e sempre li abbiamo lanciati oltre noi stessi, più erano grandi e pesanti e più si faceva a gara a chi li spingeva più lontano.
Con il diventare adulti abbiamo dimenticato ciò che abbiamo imparato nel gioco da bambini.
Le difficoltà invece di lanciarle fuori di noi come i sassi, e accettarle come sfida per andare avanti, le teniamo nascoste dentro.
Ci siamo appesantiti e nelle tasche del nostro cuore abbiamo solo ferite, che non ci permettono di muoverci.
Quella ferita è un punto di forza, ma stai attento alla superbia che ti vuole fiaccare.
E' quel sasso che hai tra le mani oggi e che ieri con entusiasmo spingevi oltre.
metti la gioia nel lanciarlo...
Quella gioia che nasce dall'umiltà di poter spingere oltre dove l'amore è amato nella sua povertà e grandezza.

9 maggio 2012

Una trentina di parole

Corro il rischio di essere banale, e le mie parole non sono alll'altezza di quelle del poeta.
Non riesco neanche a dipingere e se fossi capace, tra tanti dipinti il mio sarebbe l'ultimo.
Non so pregarti nè come un santo, e nemmeno come un contemplativo, la mia preghiera è fatta di tre parole "ti voglio bene".
Se mi volessi cimentare a dire, a fare, a operare; di te e per te si è detto e fatto di tutto.
Ho poco da darti e quel poco non è di prima qualità.
Ho solo da chiederti molto come lo si fa ad una mamma.
Nella relazione trovo imbarazzo perchè qualsiasi parola mi sembra poco adatta a te.
E allora ripiego su quella trentina di parole che mi tolgono l'imbarazzo del parlare e lasciano la possibilità al cuore di volare.
Sono parole dette da un angelo, e da una tua parente... sangue del tuo sangue.
Le stesse parole sono dette da un peccatore, non perchè io ne sia degno di pronunciarle.
Ho solo una consolazione il sapere che tu le accetti... e questo mi basta.
Altro non ho.

8 maggio 2012

Forse è...

Forse è la vecchiaia o forse la voglia di uscire da me per ritrovarmi in te...
Non so...
Stamani con una bozza di sorriso guardavo i bambini quando fanno il girotondo.
Dopo aver cantato la filastrocca insieme cadono a terra ridendo e lo fanno ben volentieri.
Ci sono delle volte che invece girano su se stessi e quando cadono... li vedi smarriti, qualcuno piange pure.
Quel cadere da soli, dopo aver ostentato sicurezza è veramente duro, eppure può essere un'opportunità all'umiltà.
Quel cadere insieme, invece è molto diverso ti insegna alla solidarietà e ti rende forte nel condividere la propria fragilità.
Casca il mondo... casca la terra... e tutti giù...
Tutto casca e resta in piedi solo la Verità... quella che ti accoglie e ti illumina e ti rende consapevole della tua missione.

7 maggio 2012

Valore dell'Amore

Amare è proprio difficile, l'ho sperimentato ieri e l'illuminazione mi è venuta da una frase di una canzone di De Andrè "Io forse ho confuso il piacere e l'amore....."
Ieri è stata netta la confusione che faccio:
Amo Dio e penso di stare in pace e stare bene.
Amo i parrocchiani e sulla carta dico che voglio dare la vita per loro.
Amo i fratelli poveri e mi sento gasato per il fatto che li servo.
Amo fare catechismo, e quando in silenzio mi ascoltano penso proprio di essere bravo.
Amo coloro che vengono a confessarsi, e quando li vedo uscire felici il mio ego si allarga.
Poi mi è sorto un dubbio come se Dio mi dicesse:
Sappi che io ti porto in braccio, quando stai bene e in pace.
Sappi che dare la vita è un dono che ti ho fatto quando ti ho consacrato.
Sappi che quando servi i poveri, ti faccio dono di lavarmi i piedi.
Sappi che tu mi presti la voce, e quello che dici è la mia vita.
Sappi che quando concedo la mia misericordia, tu sei solo un mezzo del mio amore.
Allora Signore io non ho mai amato?...
Tu mi ami quando:
Fai fatica a stare con me, a causa del dolore che ti porti dentro.

Qualche parrocchiano si lamenta con te e di te e tu continui a volergli bene è allora che dai veramente la tua vita.
I poveri si lamentano e non ti dicono grazie, ma hanno mangiato ciò che a loro è stato rubato.
I bambini fanno confusione e tu non urli e non ti agiti, benevolmente li correggi senza rosicare
I penitenti hanno diritto ad essere amati e tu non fai altro che il tuo dovere.
Ho capito che ho confuso il piacere e l'amore, ma spero Signore di non aver creato sofferenza.

5 maggio 2012

Ho Fatto Autogol

Mi sono ritenuto sempre un fine ragionatore, e guardandomi come in uno specchio con i miei ragionamenti,
mi sono accorto che ho messo su una orchestra di mille pensieri i quali hanno diverse melodie e producono sentimenti contrastanti
Pur desiderando la pace, ho notato che le meledie e i toni per niente armoniosi
hanno creato in me un contrasto terribile e ho fatto autogol.
Nel mio malessere ho capito che dovevo cambiare maestro e abbandonare il mio  "IO".
La fatica del cambiamento mi ha portato a mettere sul podio lo Spirito santo che con pochi tocchi fa vibrare il mio cuore, che si muove su onde nuove
Onde di luce e di amore, ove la luce si scompone e si unisce e crea l'arco alleato dei sette colori, dei sette doni...
Tutto ciò è frutto di Dio quando gli dai la possibilità di entrare.
 

4 maggio 2012

Le Buone Parole

Per dire il bene dobbiamo definire il male.
Per definire il positivo dobbiamo delimitare il negativo.
Per dire si dobbiamo analizzare i no.
C'è bisogno di una nuova mentalità che sappia dire buone parole.
Quelle parole che escono dall' abbondanza del cuore, e dalla sapienza.
La logica se non è accompagnata da un cuore puro e semplice, schiaccia il fratello nell'abisso dello smarrimento.
Il giudizio per essere efficace deve fare il distinguo, amando il fratello e condannando il fatto negativo. Usando toni che addolciscono le parole queste arrivano al cuore del fratello come balsamo.
Educhiamoci a tirare fuori da noi buone parole...
E' difficile specialmente per un giustiziere istintivo come me.
Le buone parole fanno ammorbidire anche una lastra di granito.

3 maggio 2012

Su e Giù

Ho fatto di tutto per essere primo e mi son trovato ultimo.
Ho provato a farmi rispettare e mi sono sentito ridicolo.
Ho messo forza e tenacia per dimostrare di essere qualcuno ed è bastato un niente a mostrare la mia fragilità.
Andare su con tutte le forze e con il coltello della superbia tra i denti per poi fare un tonfo nell'abisso del niente.
Ed in quel niente così basso ho trovato la fiamma che scalda il mio cuore e mi tiene su, perchè mi fa stare basso.
 

2 maggio 2012

Insieme

Ho visto un solo fiore in un prato, l'ho notato e l'ho osservato diverse volte, ma poi ho guardato altrove e ho pensato che quel terreno è avaro.
Tanti fiori insieme, vedi la bellezza e la diversità, e dentro il tuo cuore benedici quella terra fertile.
Tanti fiori insieme, vedi la forza e la fragilità, ma nell'insieme dici che è un bel prato.
Insieme gli esseri umani sono come i fiori...
Belli nella contemplazione...
Arricchenti nella diversità...
Ammiri la forza....
Ti intenersci per la fragilità e tutto ciò ti rimanda al volto del Dio sconosciuto....
Quel Dio nascosto in ciascun uomo che prende sembianze dai volti degli uomini.