29 gennaio 2012

Uovo

Come è bello contemplare una bella covata di uova?
Ha la sua poesia...
Ha la sua bellezza, ma tu non puoi contemplare quelle uova all'infinito.
Quando esse cominciano a schiudersi, o meglio, a rompersi vedi una cosa negativa... Una rottura.
La tua gioia è grande, quando da quell'uovo rotto vedi spuntare un batuffolo sofficie ... Un pulcino... Una vita... Un colore giallo.
Il tuo sguardo segue il pucino che dopo i primi attimi di insicurezza già sa come deve vivere.
Se guardi quello che resta della covata, vedi solo uova rotte...
Formiche che cominciano a lavorare...
Un pò di tristezza per quell'uovo intero... E' morto, non ha saputo rompere il guscio.
Non chiuderti nel guscio dei tuoi compromessi con la morte e non farla entrare nella tua vita prima del tempo e rompi quel guscio per uscire...
Non rendere la tua vita con le chiusure fonti di morte...
Tu continua a rompere il guscio.
Se quell'uovo bello a contemplarlo quando sta cambiando è ancora più bello vederlo rotto... E vedere il suo frutto.
Ricordati che quando sei nel cambiamento "Egli ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio" Sl 90,4
Poi una volta che hai superato... Il tuo compito è solo di rompere il guscio
e... Vedere il Suo volto di tenerezza per te.
 

26 gennaio 2012

Vedere il Buono

Tante volte facciamo giudizi,  e sempre vediamo le cose che non vanno.
Ci lamentiamo e vogliamo anche avere di più, ma tutto ciò con la forza del possesso.
Quando diventiamo veramente buoni?
Solo quando ci mettiamo gli occhiali della bontà e tutti gli uomini li vediamo buoni.
Facciamo come quel contadino, che avendo prodotto molta paglia, aveva poco fieno.
Il suo asino era ghiotto di fieno, e non voleva mangiare la paglia.
Ora voi sapete che la paglia è gialla e il fieno è verde.
Il contadino comprò un paio di occhiali verdi, li mise all'asino che, vedendo verde, pensò al fieno e mangiò la paglia.
Noi dobbiamo comprare gli occhiali dell'amore, per vedere il buono che c'è intorno a noi.

25 gennaio 2012

Nella Contemplazione

Stamani, guardando la Croce, ho avuto la netta sensazione che quello che io vedevo non poteva essere definito.
Quando dici l'amore è... è meglio che taci perchè l'indefinibile non ha bisogno dei tuoi recinti.
Tu alzi le palizzate per evitare di essere preso dentro e farti portare, questo è l'effetto dell 'amore.
Per un attimo ho fermato la mia mente e mi sono trovato a seguire l'amore.
Mi sono trovato davanti a due strade con la scritta amare è bello.
Avevano lo stesso pavimento, ma i cartelli indicatori erano diversi.
In una l'amore verso il proprio io, e ho visto me stesso vivente e trionfante.
In un 'altra il perdente crocifisso, colui che ha dato tutto ciò che è... e questi mi diceva "se vuoi".
Io gli ho detto che sarei pronto... ma vorrei mettere alcune condizioni.
L'amore - ha detto - per essere seguito non vuole condizione perchè da tutto e prende tutto.
E io sto ancora in questa contemplazione... aspettando di spogliarmi del tutto e perdere la vita...

23 gennaio 2012

Misericordia

Io riconosco solo il mio peccato, e il mio orgoglio non mi permette di abbandonarmi a Te.
Io ho sbagliato e io non mi permetto di offriti il mio errore.
Questo non permette al mio cuore di aprirsi al Tuo amore carico di tenerezza verso di me.
In me c'è il solito Adamo che si nasconde da Te, perchè ha paura del giudizio.
Nella mia fragilità che non accetto, e temo sia giudicata da Te negativamente, mi perdo l'ineffabile dono dall'essere amato dalle Tue viscere materne,
Dio mio.
Non ti nascondo il mio bisogno di questo amore, ma è anche forte l'orgoglio e la stupidità...
Questi mi allontanano dal tuo amore e mi lasciano nel guado dell'immobilismo aspettando l'acqua che mi travolge con i suoi flutti e non lascia di me traccia.
Stamani con fatica sono arrivato a riva accompagnato dalle Tue mani...
E sulla riva di questo torrente secco della mia esistenza... finalmente... ho pianto.
L'orgoglio ha pensato bene di fuggire e la superbia si è data a gambe leste...
Poi la stupidità ragionata davanti alla sapienza si è dissolta... e il mio cuore davanti al suo torrente che si riempiva di acque ha cominciato a cantare:
Grazie per il tuo amore misericordioso pronto a stringermi a se.
Le tue viscere amorevoli rendono il mio cuore... carne viva , pronto ad amare ancora.
La tua compassione rende salde le ginocchia e muove i piedi.
Io lo so che tu mi prendi con il mio peccato e passi l'olio della misericordia sulle ferite che da solo mi sono procurato.
Ora io so tutto questo e per gli anni che mi rimangono dammi di contemplarti sulla croce per dare alla mia mente la possibilità di tacere e al mio cuore di essere luce d'amore delle tue viscere.

Purezza di Cuore

Salvare capri e cavoli è il compromesso più interessante.
Signore vedo il mio cuore doppio e non puro.
I compromessi strategici che non mi fanno avere fede in te dimostrano al mio cuore quanto io sia lontano da te.
Un cuore puro ha solo una risposta positiva o negativa.
infatti sia il vostro parlare "si si... no no".
Il mio parlare per non perdere il pubblico è equivoco.
Il mio fare è compiacente ed untuoso per avere consensi.
Il mio espormi è SI-NO e se poi metto la vocale A il quadro è completo A-SI-NO.
Non voglio offendere l' asino è solo per dire che sono solo stolto.
Dammi un cuore indiviso, che sappia amare e nella pace senza ricatti e sappia dire:
SI quando è SI.
NO quando è NO.
Un cuore indiviso, perchè centrato in Te, perchè sa che Tu solo hai il potere di vita e di morte.
Un cuore indiviso, perchè ha sperimentato la Tua fedeltà.
Un cuore indiviso, perchè ha sperimentato il Tuo intervento nella sua storia.
Dammi un cuore indiviso, nonostante la fragilità, perchè questa è stata assunta da Te nel sacrificio della croce.
Non voglio più salvare i capri miei e i cavoli Tuoi, voglio essere libero dai miei capri e annunciare i Tuoi cavoli.
"Amatevi come io vi ho amati" questo Tuo imperativo deve essere per me legge.

20 gennaio 2012

Purezza di Cuore

Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio.
Desidero vederti, ma nell'attesa che tu ti manifesti mi costruisco il mio vitello d'oro.
La purezza di cuore è avere un cuore indiviso e questo è un dono e una conquista.
Ogni giono come un amante serio a TE voglio fare la mia dichiarazione d'amore.
Tutte le mattine mi rinnovo nella fedeltà a TE e alla sera mi scopro un prostituto.
Con i miei sensi, è come se mi fossi fermato in tutti gli incroci della mia città.
Sono troppi gli amanti che attirano i miei sensi, e oggi questi miei sensi sono malati.
Le cose, le persone, il successo, il denaro e il piacere sono calamite per i miei sensi.
TU solo puoi guarirmi e ripristinare in me quello che mi hai dato in origine:
La vista: toccami con la tua saliva i miei occhi.
La mano: voglio che TU mi dica "stendi la mano".
I piedi: lavali nel tuo amore.
Le orecchie: metti le tue dita nelle mie orecchie.
Il naso: che sappia distinguere una puzza , partorita dall'idolatria, dal profumo della Tua presenza.
Il cuore: dammi un cuore nuovo che sappia amare, perchè ha conosciuto il suo Amato.

19 gennaio 2012

Meditazione

Una sola volta al giorno, come tu vuoi fermati e siediti.
Fa come Natanaeleche sta seduto sotto il fico.
Vuole conoscere la luce e infatti di li a poco incontra Gesù.
Tutti vogliamo conoscere Gesù, ma nessuno vuole sedersi per un istante per far luce nella propria storia.
La troppa morale ci fa giudicare la vita.
La troppa superficialità fa passare la propria esistenza, come l'olio che scorre sulle superfici lisce e inclinate.
La troppa fretta non fa mettere radici.
Siediti e rendi verace la tua vita.
Il fatto che ti siedi a incontrarLo è già un frutto, e allora mangialo.
In questo incontro metti a nudo la tua vita e donala a Lui.
Ti sarà restituita purificata e ti dirà "ecco un uomo in cui non c'è falsità".
E tu dirai "come mi hai conosciuto?...
Egli ti risponderà come a Natanaele: "prima ti ho visto sotto il fico".

18 gennaio 2012

VIII Sacramento

Servizio.
Servire, perchè liberamente scegli di farlo è il regalo più bello che ti fai.
Servire, perchè gli altri hanno bisogno, devi stare attento a come lo fai.
Servire, perchè gli altri lo pretendono e ti svalutano... e tu impassibile servi... allora hai ricevuto il più bel dono.
Il servizio non è una virtù facile da vivere, occorre che dentro siamo uno e liberi.
Occorre avere:
mani che parlano, perchè stanno realizzando il meglio per il fratello.
Occhi che accarezzano, perchè fissano con dolcezza e senza giudicare.
Orecchie che sanno come servire, perchè ascoltano.
Bocca che tace. Il Maestro quando ha lavato i piedi ha taciuto, perchè Lui è il servo obbediente.
Cuore che vibra. Coniugare il verbo amare si sa che fa vibrare il cuore.

17 gennaio 2012

Il Cammino nei Particolari

Quando ti metti in cammino è come voler vivere nella pienezza.
Quando cammini lo zaino deve essere leggero perchè tu possa essere spedito nel camminare e non appesantito.
Nella vita quando ti attacchi al carro del faraone di turno, corri il rischio di impantanarti nella melma del mar Rosso.
Quando cammini basta solo un paio di scarpe.
Più si consumano e più i piedi sono comodi e più vai leggero.
Nella vita spirituale quando ti metti i sandali del fervore e dell'entusiasmo non corri il rischio che tuo piede abbia a storpiarsi.
Quando cammini e affronti le salite non farti prendere dall'ansia, non cercare di arrivare prima alla fine... Meglio arrivare stanco in cima e non stressato.
Un modo per fare la salita è guardare a terra dove metti i piedi passo dopo passo.
Le salite della vita si fanno in compagnia, senza agitarsi e vivendo nel qui e ora.
Per le discese non correre tutto baldanzoso c'è il rischio che le tue ginocchia bestemmino.
Quando nella vita il vento ti è propizio e ti accorgi che va di bene in meglio bisogna saper custodire nel proprio cuore il dono.
Nel cammino può succedere che compare la nebbia e sei obbligato a fermarti per non correre il rischio di perdere il sentiero.
In quella sosta mille pensieri ti spingono a sfidare e andare avanti, poi l'umidità, il freddo mescolato al tuo sudore ti fa ripiegare su te stesso e sulla tua salute.
Hai già dimenticato le cose belle che hai visto.
Ma ricordati sempre dopo la nebbia c'è il sole con il 100% di probabilità.
Nella vita quando va di male in peggio, non agitarti e non prendere decisioni e se ne prendi una ... ricordati che quella decisione è sbagliata.
Fermati e aspetta quando comincia ad andare bene e allora con entusiasmo prenderai quella giusta.
Nel cammino di un giorno non hai calcolato bene la tappa e il buio della sera ti sorprende, non agitarti ma guardati intorno c'è sempre una piccola luce che accende in te la speranza.
Va incontro a quella luce e troverai un posto dove poter far riposare il tuo corpo.
Nel buio della vita, non agitarti, ma recita questo bel salmo:

 "ho sperato, ho sperato nel Signore ed Egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido"

16 gennaio 2012

Cammino

Vuoi cambiare? Mettiti in cammino.
Cammino.
Parti con una meta nel cuore... Hai l'entusiasmo che fa superare l'incertezza dell'arrivo.
E' vero basta mettere un piede dopo l'altro e dopo i primi giorni le prime resistenze.
La ragione insinua i primi dubbi.
La meta è lontana e tu sei già stanco... Non posso farcela.
Come per incanto al mattino successivo sei pronto a camminare...
La mente ancora assonnata si perde per dar posto alla grazia e alla volontà...
Nel cuore rispunta la speranza, che con un battito d'ali ti fa vedere nuovi orizzonti.
Il cammino presenta salite e discese e tu devi avere sempre lo stesso passo per non stancarti.
Come a dire nelle difficoltà non sentirti solo e quando va bene stai attento a non cadere.
Il cammino presenta sentieri intriganti, ma che non hanno una meta.
Come a dire nella vita non ti fa prendere dall'apparenza, perchè dietro l'angolo ci sono delusioni.
Il cammino per i piedi è un lavoro duro e devono esere protetti.
Come a dire nella vita cammina nella via del Signore affinchè non abbia a inciampare il tuo piede.
Il cammino ti convolge con tutto il creato.
Il sole, le nuovole, la pioggia, nuvole-sole,pioggia-sole-arcobaleno, sole cocente.
Come a dire ciò che vivi di bello... di brutto... di tragico... di niente... ha una senso e non solo per te.
Il cammino ti porta alla meta, la gioia di essere arrivato ti spinge a un nuovo cammino.
Come nella vita sedersi e sentirsi arrivato vuole dire che si è vecchi.
Riprendi sempre il tuo cammino e tieni sempre fissa la meta perchè nella vita un giorno, arrivando alla meta, ti trovi tra le braccia di Papà.

14 gennaio 2012

Umiltà

Povertà- spoliazione - pellegrinaggio - fragilità= umiltà.
Io  pensavo che mettendomi da parte era umiltà e invece è solo falsa modestia.
L'umiltà non è il contrario di qualcosa di negativo come la superbia, ma è scendere nel profondo di te dove scorre acqua limpida.
Per trovare questa acqua occorre la povertà che ti permette di scendere agevolmente nel profondo e attraversare il buio del distacco.
Ti senti chiamare in superfice da sirene seducenti, ma il tuo canto nel buio allontana le sirene.
La spoliazione. Svestirsi del proprio io che rende dubbiosi i tuoi passi è condizione necessaria.
Ricordati che avere vestiti puoi essere preso facilmente da chi vuole rinchiuderti nel suo mondo.
Il pellegrino. L'umiltà come la sapienza non si acquistano stando seduti fuori casa.
Esse vanno cercate, e una volta trovate... ricercate.
Il pellegrino fa esperienza nel suo cammino, ma non si attacca a nessun idolo.
Fare un cammino nel profondo.
Ogni piccolo passo in avanti è una vittoria.
La fragilità umana è il pane che mi da forza nell'andare avanti...
La porto con me, perchè imparo ad amarla.
Nella pazienza, la mia fragilità diventa sostegno per poter rompere l'ultimo strato e cadere tra le braccia dell'umiltà.

13 gennaio 2012

Obbedire

Signore... Il silenzio mi sta bene, e anche l'ascolto... ma... obbedire...
TU stravolgi la mia esistenza di quiete... Come faccio ad obbedirti?
TU sovverti i miei progetti e mi proponi i tuoi... Come faccio ad obbedirti?
TU non mi dai alternative e mi chiedi di dirti un si o un no... Che fatica obbedirti!
Ti presento le mie resistenze... Passare attraverso la porta stretta dell'obbedienza... E' veramente fatica.
Lasciare i miei progetti per aderire ai tuoi è il mistero in cui noi uomini ci dobbiamo incamminare.
Lo stesso "amare", la cosa più bella che sgorga dall'uomo...

Per essere oro deve passare attraverso l'obbedienza.
L'amore se è vero deve passare attraverso il torchio dell'obbedienza, allora ha dei seguaci e chi lo segue non volerà più con le sue ali... Volerà con le ali dell'amore.
L'Amato può nascondersi, il vero amante accetta questo buio...

Aspetta e ascolta e si ripete la Parola sussurata all'orecchio
éoi obbedisce alla legge dell'amare e cerca l'Amato senza sosta....

Ed ecco lo trova e lo riconosce tra mille.
E' Lui, che obbediente fino alla morte di croce, è stato esaltato sopra ogni creatura...
L'amante spicca il volo e lo bacia sulle labbra (adora) perchè sa che Lui è il tesoro della sua anima.

12 gennaio 2012

Ascoltare

TU parlami con insistenza ti chiedo...
TU parlami.
Interrompimi in modo che io mi possa chiedere dove sto andando.
Io voglio essere disponibile, ma i miei limiti e le mie distrazioni mi tengono lontano da Te.
Io so che che nell'ascolto di Te c'è lo stupore e la meraviglia.
Non perchè TU sorprendi.... Ma quello che dici è balsamo al mio cuore e mi dà fiducia.
TU fai nuove tutte le cose e nell'ascolto di Te mi rendi nuovo.
Quando TU mi interroghi con la Tua parola e interrompi il mio andare abituale e stanco mi ribello perchè ho
paura di perdere la mia nicchia... le mie cose.
Fa che dall'ascolto io venga espropriato di tutto ciò che non parla di Te.
E libero mi incammino verso sentieri nuovi che TU fin da principio mi hai riservato.

11 gennaio 2012

Ascolto

Al silenzio fa eco l'ascolto.
I pensieri mi fanno lottare contro i miei fantasmi, essi mi irrigidiscono nei miei programmi, la mia mente diventa sclerotica e non capace di cambiare, il mio ego continua a sabotarmi con le sue pretese frutto di una ragione egoica e davanti a me passa: Lui che vuole parlarmi, il prossimo che chiede e vuole dare, mentre io continuo a non ascoltare.
Ti prego interrompimi e dimmi cosa vuoi che io faccia.
Fa o Signore che il mio orecchio sia attento alla tua voce.
Tu poni una condizione affinché io possa ascoltare: la conversione.
Come principiante che inizia un cammino ed è attento alla strada che batte rendi il mio orecchio attento alla tua voce...
Il silenzio mi dona la tua presenza...
L'ascolto mi rivela la tua Parola.

10 gennaio 2012

Qualunque cosa chiederete al Padre Egli ve la concede (vangelo).
Posso chiederti ogni cosa e secondo i tuoi tempi mi verrà data.
Ti chiedo dammi il silenzio che rende fecondo il mio cuore.
Solo su quel silenzio TU parli e dici a me parole che fanno gioire.
I fiumi di parole che scorrono nel mio cuore sono di acque salmastre,
lo intossicano rendendolo sterile, ma poi il silenzio mette ogni cosa a posto e fa spazio alla Parola che come spada a doppio taglio elimina il niente e lascia il posto all'Amore.
Silenzio... Silenzio... Silenzio...
Virtù impopolare.
Eppure se noi facessimo un po’ silenzio potremmo portare nel mondo Dio.
Il silenzio non ti chiede se sei buono o cattivo, o se moralmente la tua vita è ineccepibile.
Ha solo bisogno di vuoto dove l'azione della Parola possa convertirti
e tu come nuova creatura possa annunciare le meraviglie di Dio.

9 gennaio 2012

Silenzio

Ho bisogno di un tempo per fermare ogni cosa e svuotarmi.
La mia mente tiranna assoluta... sempre avida partorisce
pensieri vacui che occupano un posto che non è loro.
L'anima rimane confusa ed è disorientata da sentimenti contrastanti.
Cerca il silenzio, quel silenzio che si apre al vuoto.
L'anima ha bisogno di questo spazio infinitamente vuoto che si chiama silenzio, perché è consapevole che in quel vuoto c'è un TU che parla.
TU parli nel silenzio, come quando nevica in montagna.
I sensi avvertono ciò che succede, ma tacciono.
TU parli nel silenzio, come queste mattine rigide
dove il buio e il freddo ricompongono la mia unità.
TU parli in quella piccola goccia di rugiada
appesa all'apice della foglia in un mattino tiepido di primavera
dove il mio niente prende forma in TE.
Grazie silenzio, il tuo vivace e tenue colore apre le porte al mio Signore che mi dice "Oggi mi fermo da te".
TU fermati sempre da me e dammi la grazia di essere silenzio
perché nel mio niente possa essere TUO per sempre.