Tu cerchi e, quando pensi di averlo trovato, devi cercarlo ancora.
La relazione con Lui non ha niente di statico.
Dopo che ti sei abituato a cercarlo ti accorgi che ti sei smarrito.
La relazione con Lui non è superficiale e avventurosa.
Vacilli e non ti senti adatto a nessuna relazione.
Brancoli nel buio, solo quella piccola fiammella ti fa cercare ancora.
Sei diventato prudente, non vuoi sprecare quel piccolo chiarore.
Ti avvicini alle cose e le vedi finite, ma tu cerchi Altro.
Ti butti sulle creature a peso morto, anche loro non reggono il tuo peso.
C’è un tutto che cerchi, e cominci a dubitare, perché la fiammella si consuma.
Solo in quel poco chiarore inizi a prendere contatto con la tua finitudine.
La rabbia mista di dolore e fallimento, come un masso si scaraventa sulla fiammella.
Che fare?
Ti lasci cadere le braccia?
Come puoi fermare quel masso che inesorabilmente come una valanga sta portando tutto a valle?
In quel fondo ci sono solo macerie e rovine, solo questo vedi.
La speranza sembra spegnersi, e buttando l’occhio tra le rovine, la fiammella tremolante, dice:
“Ci sono... e sono piccola poco povera.
Poco, il mio Signore mi ha paragonato a un poco di lievito.
Piccola, mi lascio trovare dai puri di cuore e dai bambini.
Povera, perché confido nel mio Creatore.
Non chiamarmi treP, chiamami FEDE”.