30 dicembre 2011

Un Tempo Finisce

Carissimi,
Mancano alcune ore e poi finisce anche questo anno.
Sta andando via, non facciamo come fa il mondo che ama piangersi addosso e comincia a fare bilanci e quindi giudizi.
Noi ringraziamo Dio di aver trascorso un tempo in questa vita con Lui.
Il tempo che verrà sarà sempre un tempo di grazia e anche quì non indaghiamo tra le stelle se c'è una stella che ci sorriderà...
Per noi è nato il sole che non conosce tramonto e sempre sorge dalla ricchezza e dalla miseria del nostro cuore.
Facciamo spazio a Lui, che con il suo amore possa sciogliere quei nodi che tengono chiuso il cuore...
Viviamo nel presente infinito in modo da non festeggiare una morte che muore e una che inizia a morire, ma restiamo nella vita di un momento che fa spazio a un altro
momento che è già.
Il mio augurio non convenzionale è buon momento presente fino all'eternità.

Ieri sono andato a Rieti e mi è venuto dentro un grande desiderio: quello di festeggiare la Pasqua in maniera originale.
Il mio progetto è "Camminare nella valle santa alla ricerca del Risorto che vive in me".
Come avete intuito si tratta di fare il giro della valle santa e visitare il luoghi dove è passato Francesco nella provincia di Rieti.
Prevedo di fare questo cammino dal 9 aprile al 14 aprile, il 15 aprile tornare a casa o accamparsi in parrocchia per festeggiare la festa della misericordia.
Per quelli che poi vogliono fare una esperienza nuova, con doppia
avventura ... camminando attraverso terre scononosciute e antiche e vogliono crescere per essere uomini nuovi contemplando il Roveto che arde dentro di se, ci sono i primi 15 giorni di agosto per camminare... si parte dall'Aquila e si arriva a Monte S.Angelo sul Gargano. Sono circa 400 Km.
Il mio invito è per quelli che : vanno alla ricerca di Qualcuno...e vogliono rispecchiarsi in un TU.
Per quelli che vogliono vivere e imparare a essere bambini evangelici, per coloro che vogliono togliersi quei pesi che soffocano il cammino della vita e imparare a essere più poveri, per coloro che non invecchiano e incoscienti si lanciano perchè vogliono ancora conoscere e imparare...
Avanti ai coraggiosi che hanno paura!
(per info gennino@email.it)

28 dicembre 2011

Il Giorno No

Riflessione del 17 giugno 2003

Ci sono giorni in cui tutte le emozioni e i sentimenti sembrano che non siano mai esistiti.
Quando ci sembra che il giorno che nasce è proprio un giorno nò,  proprio allora prova a Chiudere gli occhi.
Guarda nel tuo cuore se c'è ancora un briciolo d'amore.
E' proprio momento che il tuo cuore si espande , perchè viene preso nelle mani di Dio.
Dio non ci lascia mai soli, ci vuole insegnare che abbiamo bisogno di Lui.
Anche il giorno no ha una storia positiva.

24 dicembre 2011

Presepe 3

Ed eccoci al centro del presepe, ci troviamo la luce quella vera, quella che illumina nel profondo ogni uomo.
Vogliamo per un attimo chiudere gli occhi, tenere aperti gli occhi dell'anima e guardare nel profondo...
un fragile bambino che è Dio...
il pensiero rimane sconvolto...
l'immaginazione si ferma e diventa contemplazione...
Una luce sorge dal profondo  di te e ti fa esclamare Amen.
E' così e non può essere diversamente.
Dio si è manifestato nella mia carne...
Quando questa mia  carne renderà visibile Dio?

23 dicembre 2011

Presepe 2

Prima di arrivare alla grotta e alla luce piena, nel presepe di solito si metteva il castello di Erode.
Il castello veniva messo lontano dalla scena centrale, nella penombra e isolato.
Un contrasto che vuole significare tante cose.
Quel castello sta a significare una sorta di schiavitù, perché cattivo ha la stessa radice di cattività e questo vuol dire schiavitù.
Il cattivo non è altro che uno schiavo che si isola, perché non sa amare gli uomini, ma ama altre cose.
Ama il potere, i soldi, il proprio benessere.
E’ un egoista...
Per tutto questo è capace di isolarsi e sacrificare la sua vita.
La sua prigione dorata non gli da la possibilità di uscire e incontrare l'Altro che immerso nella luce lo vuole incontrare.
Nella notte di Natale andiamo incontro alla luce... in modo da non
essere schiavi del buio.

22 dicembre 2011

Presepe

In questi giorni voglio guardare il presepe nella mia mente e alla luce della scrittura.
Immagino i pastori, gente che non contava a quei tempi, non avevano diritto a testimoniare in tribunale.
Gente socialmente ai margini e che non contava.
Al di la del dato
sociologico c'è un dato molto interessante.
Sempre nel presepe, tra i pastori ci sono gli angeli, questi ultimi danno
un annuncio "Non temete oggi per voi è nato il Salvatore".
Mi viene una domanda "perchè davanti agli angeli i pastori pur essendo turbati, non si inginocchiano?"
Ho pensato alla visita che gli angeli fanno ad Abramo,questi si prostra per terra e non osa guardare,
molti personaggi dell'antico testamento si prostrano e hanno paura.
la bella notizia della nascita di Gesù, mi fa chiedere perchè gli angeli non fanno più paura?
Loro sanno che Dio ha preso la nostra carne, per cui la nostra carne si è rivestita della divinità di Dio.
Recita il Salmo 8 "ci hai fatto poco di meno degli angeli di gloria e di onore ci hai rivestito", questo Davide lo sapeva.
In questo mio presepe vedo queste creature celesti che rispettano la nostra carne, perché è stata oggetto della passione di Dio.
In questo mio presepe vedo uomini e i più umili sono i primi a fare esperienza che nella loro carne c'è il seme divino.
Davanti a questa gioia, una tristezza mi assale.......
penso a coloro che non sanno .
Penso a questa carne, amata e assunta da Dio, rispettata dagli angeli che ogni giorno viene violentata dall'uomo stesso.
Penso agli illusi che danno più valore agli stracci che portano e non si rendono conto che Dio non ha disdegnato di assumere la nostra condizione umana.

20 dicembre 2011

Volontà

Maria disse: "eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola..."

La volontà è il mio atto libero, nel determinare e realizzare un progetto.
Il progetto che voglio realizzare va contro il pensare comune e  allora devo essere assertivo.
Maria tu volevi rimanere vergine per il Signore tutta la vita.
Le tue coetanee si sposavano per poter essere madri del messia.
Maria sei una donna autentica.
Il tuo fine era il Signore, ma il suo progetto era la tua maternità.
La tua e la sua volontà si sono incontrate.
Ti è stata lasciata la verginità con il dono della maternità
e tu hai risposto "Eccomi" con la tua libera volontà.
Insegnami prima di tutto a vendere tutto per la perla preziosa.
Fammi essere cieco, in modo da non perdermi in tante cose inutili.
Dammi intelligenza del cuore che sa discernere l'amare dai tanti
sentimenti che paralizzano.
Allontana la pigra ragione che mi rende superbo e pone la mia volontà in opposizione a quella di nostro Padre.
Dammi la ragione per spronare la mia volontà ad essere tenace e sveglia nel dire "eccomi", sì da perseverare fino alla fine.
Allontana da me le richieste del mio ego, che sempre avido di
riconoscimenti, fiacca la volontà.
Fa che il mio "eccomi di oggi" non sia uguale a quello di
domani... il mio domani voglio che sia..." Non son più io che vivo
ma Cristo vive in me".

19 dicembre 2011

Silenzio Vuoto

Cercatemi.
Colui che si è incarnato non l'ho trovato, ma solo vuote parole che non testimoniano Dio-con noi.
Ho ascoltato esperti, ho letto qualche libro, un linguaggio incomprensibile, roba da esperti chirurghi di microchirurgia teologica.
In questo silenzio che non ha senso ed è anticipo del vuoto tutto mi sgomenta.....
Fa freddo stamani, e la mia mente è già infuocata... ma il cuore è
teso, una sola parola mi balena nella mente... incarnazione.
Per non perdermi ho iniziato a pregare il rosario e dal mio cuore è venuta questa preghiera:
 
Ave Maria piena di grazia il Signore è con te
Con il tuo SI, hai dato un corpo al Tuo Creatore
Tu sei proprio benedetta, e Colui che nasce da Te è il Figlio Unigenito
Santa Maria Tu che hai donato Dio al mondo
aiutami a capire a me peccatore
come posso donare Dio al mondo
 
Il silenzio vuoto ora non mi sgomenta
dentro di me una voglia di dire SI
 
Basta dire solo un SI:
a Lui
alla vita
all'amore
e poi abbandonarsi senza trattenere niente per se stessi
e il Verbo continua a farsi carne

17 dicembre 2011

Guardare

Ieri è stata una giornata strana, tutto il giorno mi sono guardato intorno e non solo...
C'erano anche notizie che mi portavano a giudicare ad
arrabbiarmi e mi sono incartato.
Gli ho detto che ero arrabbiato e che secondo me era giusto...
Certe cose vanno dette anche a brutto muso in nome della verità e come un vulcano gli ho vomitato tutto quello che avevo dentro... quando un'espressione è salita dalla pancia e diceva "Tu non sei chiamato a guardare quello che fanno gli altri, ma sei chiamato a fare quello che Io voglio da te".
Come al solito hai sempre ragione Tu.
Perdere il tempo a fare il guardone e il giudice non è proprio la vocazione dell'uomo e quindi mia, piuttosto realizzare  quello che tu vuoi e concentrarmi su quello che Tu vuoi è molto più interessante.
Giudicare... criticare... pretendere di consigliare senza richiesta... è come gridare all'incendio pensando di spegnerlo e non provare a gettare acqua sul fuoco.
Tutto questo mi sta bene  Signore, ma chi ha una funzione educativa come si deve comportare?
Prima di tutto avvisare l'altro  che sta sbagliando,
poi lasciarlo libero...
Ti ricordo quello che dico attraverso le
parole di Ezecchiele "Se vedi uno che sbaglia, sei chiamato a dirglielo, se si corregge abbiamo guadagnato un fratello, se continua a sbagliare del suo errore chiederò conto a lui e non a te".
Tu cerca di essere testimone e si libero dalle manie di giudizi.

16 dicembre 2011

Credo 18

Credo... la vita eterna.

Credo la vita oltre il tunnel della morte che è la vita eterna.
A me piace pensare di stare con Te non perché c'è l'eternità che mi aspetta, ma perché ci sei tu.
Ho vissuto di te senza vederti, domani vivrò in te, come un bambino in braccio a sua madre.
Ora, per la mia curiosità, mi smarrisco in luoghi tenebrosi e scuri, domani camminerò e potrò esplorare l'eternità senza perdermi.
Devo affrontare solo il tunnel della morte come il bambino che per vedere la luce deve passare attraverso l'utero per nascere.
Oggi nell'ansia di piacerti mi incarto in mille pensieri inutili, domani nel vederti come Tommaso dirò "Signore mio, Dio mio".
Oggi nel buio ti voglio condividere con i fratelli dicendo "nostro", domani, almeno uno degli infiniti raggi della tua luce avvolgerà solo me e io potrò dire "mio Signore e mio Dio".
Nel tuo condurmi per mano in questa vita hai messo in me la nostalgia di vederti nell'altra.
Io spero oggi. Io credo oggi. Domani tutto questo non ci sarà, rimarrà solo l'amore che dialogherà con l'Eterno amore.

15 dicembre 2011

Credo 18

credo... la risurrezione della carne.

A me basta sapere che Tu sei risorto.
In molti ti hanno visto e quei molti hanno dato la vita.
Se questo non basta, io so che tutti i giorni sperimento la resurrezione e che il mio spirito diventa sempre più attento.
Io so che ci sarà una sera della vita, come ogni giorno ha la sua sera e come tutte le sere ho tra le mani l'amore dato e ricevuto.
E' dolce la sera, con il suo silenzio e il buio, ti definisce nell'essenziale.
E’ come mettere nel buio della terra il seme, ben sapendo che questi ha il germe della vita.
"Cristo mia speranza è risorto e vi precede in Galilea".
Io so che Lui mi ha preceduto e sta ad aspettarmi.
Quando tutto sarà finito, il mio amore per Lui e il suo amore per me si incontreranno e questo mio corpo si rivestirà della sua luce.

14 dicembre 2011

Credo 17

credo... la remissione dei peccati.

Credo in questo dono che mi viene elargito tutte le volte che lo chiedo.
Tu non vuoi la mia morte, ma desideri la mia conversione, e nella conversione la liberazione dei miei peccati.
Tu sei un Dio che aspetta e che ama, non condanni l'uomo.
Vuoi solo che l'uomo impari ad essere tale, ossia sappia riconoscere il proprio errore.
L'uomo che non sa riconoscere il proprio errore e pensa di non sbagliare non ha umanità.
L'uomo che si giustifica davanti al proprio errore fino alla vecchiaia ruberà sempre la marmellata.
L'uomo degno di tale nome quando sbaglia dice:

3
 Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
4 Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
5 Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
6 Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
7 Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
8 Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
9 Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
10 Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
11 Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
12 Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
13 Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
14 Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
15 Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
16 Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
17 Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
18 poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
20 Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
21 Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. (Sl 50)

Quando riesci a dire a Dio questa preghiera allora sei un uomo e hai bisogno di credere in Lui.

13 dicembre 2011

Credo 16

Credo… la comunione dei santi.

Quando io dico credo alla comunione dei santi non parlo dei santi del paradiso, ma dell'unità di noi battezzati.
Con il battesimo siamo santi perchè lo spirito che abita in noi è santo.
Siamo uniti da questo unico Dio senza volto e che fa vedere il suo volto quando siamo in comunione.
Noi siamo in armonia tra noi grazie allo Spirito Santo.
La comunione non è uniformità, ma è la diversità offerta e accolta.
La comunione non è una setta, ma è l'apertura donata e ricevuta.
La comunione non ha l'occhio secco (invidia), ma guarda il fratello con occhio amorevole.
La comunione non è un tenere per se, ma è un dare nella gioia...
Dio ama chi dona con gioia.
La comunione non è costrizione a stare insieme, ma è il massimo dell'apertura perché sappiamo che chi ci lega è il Santo Spirito.
La comunione non è invadenza, ma è quella libertà che porta a dividere il dolore e a moltiplicare la gioia.
La comunione non è un affare privatistico, ma è l'apertura senza riserva e questo è un allenamento ad aprirci completamente a Cristo.
La comunione dei santi è possibile e si può realizzare, proprio perché nessuno dei componenti è perfetto.
Io credo in Colui che è perfetto, si è reso imperfetto per amore nostro e ci ha resi perfetti nell'unità.

Io credo.

12 dicembre 2011

Credo 15

Credo... la santa Chiesa cattolica.

Nel mio pellegrinare di stamani, non riuscivo a trovare buone parole a questa espressione e tu mi hai preso per mano e mi hai detto:

”Quando metti il giudizio prima dell'amore allora la condanna è certa.
Se proprio vuoi giudicare metti sulla bilancia il bene fatto e il male che vedi, vedrai che il piatto del bene è pesante.
Prova a guardare a quella chiesa che soffre, lotta, paga con il sangue e chiediti... io sarei capace di dare il mio sangue per la chiesa?
Se dici SI allora capisci quanto amore hai per la chiesa.
Se ti fai prendere dai giudizi negativi e faziosi, mentre stai davanti a un buon piatto, la stoltezza che esce dalla tua bocca è dovuta alla superbia.
Io per la mia chiesa ho dato la vita e il mio sangue
la vedo sempre bella, perchè è bella,
ogni giorno dà il mio corpo a tanti che  come te hanno bisogno.
Molti uomini affranti, smarriti, pressati sotto il peso della vita oggi grazie alla mia chiesa riprendono la speranza.
Gli affamati di oggi, che hanno bisogno di tutto, possono avere un piatto caldo, si possono lavare, comprare medicinali e avere giustizia e la mia chiesa provvede.
Ogni giorno gli ammalati offrono le loro sofferenze, a molti di loro viene dato il conforto, la mia sposa come una mamma premurosa è presente.
Oggi nell'anonimato perdono la vita molti solo perchè sono cristiani, solo perchè hanno deciso di stare dalla parte dei deboli.
Voi uomini siete strani, davanti all'apparenza o anche all'ostentazione di ori, di croci che non sono di legno ruvido o atteggiamenti inopportuni di alcuni e scandalosi di altri vi struggete ed in questo modo avvelenate il vostro spirito con giudizi e sentenze offendendomi.
Guardate piuttosto a quella chiesa che nel silenzio del quotidiano porta avanti il regno.
E’ li che mi dovete cercare.
Questa è la mia chiesa fatta di ombre e luci e io la amo nella sua unità.
Tu credi in questa chiesa?”

Io credo Signore.

10 dicembre 2011

Credo 14

Credo nello Spirito Santo.

Voglio essere un altare di questo Dio sconosciuto.

Tu Spirito non hai un volto, ma hai il volto mio e dei miei fratelli.
Tu soffri, dentro di me gemiti, affinché io prenda la strada del tuo amore.
Ti prego lavami con il tuo amore, affinché io possa essere puro in ogni momento.
Bagnami con il tuo amore, affinché sia fertile e possa portare frutti di opere buone.
Indicami il sentiero della tua luce, affinché io cammini spedito verso il Figlio e il Padre.
Raddrizza amorevolmente ciò che in me non è retto, giusto e santo.
Piegami alla Tua volontà, affinchè in me non ci siano i pensieri di rigidità.
Togli dal mio cuore il lievito ammuffito dell'ipocrisia, della superbia e della stupidità.
Metti gli azzimi dell'umiltà, della pace, della gioia, della benevolenza.
Fammi essere come l'acqua che scorre: non si attacca, disseta e feconda.
Dammi il fuoco del tuo amore che brucia ciò che deve cadere e lascia in piedi solo la verità.

9 dicembre 2011

Credo 13

e in Gesù Cristo... di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Quando verrai e mi giudicherai voglio che almeno il minimo sindacabile l'abbia realizzato:
Aver dato almeno un sorriso al mio nemico, e pregato per lui.
Aver dato un bicchiere d'acqua fresca a uno che ha sete.
Aver dato da mangiare a uno che ha fame.
Aver fatto compagnia ad un ammalato.
Aver saputo disfarmi dei miei idoli (tempo, vacanze, capi d'abbigliamento)e dal loro ricavato ho potuto vestire coloro che sono nudi.
aver lottato con tutte le mie forze per dare dignità, diritto, istruzione ai deboli.
aver accolto e aiutato a liberarsi coloro che sono carcerati dalle paure, pregiudizi, rancori.
Aver prestato la mia spalla a coloro che cedono sotto il peso delle sofferenze e  non riescono a stare in piedi.
Signore ti prego fammi fare almeno uno di questi atti nella purezza di cuore, avendo un unico fine TU.


Grazie a tutti per la bella festa che mi avete fatto.

6 dicembre 2011

Oggi è un giorno speciale

Oggi don Giuseppe celebra il suo 25° anno di sacerdozio

Un grazie di cuore per tutto quello che ha saputo mietere



Credo 12

e in Gesù Cristo... Salì al cielo.

Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». (Atti degli apostoli)

Per un attimo penso a questi uomini.
In soli 40 giorni hanno vissuto emozioni intensissime.
La sua morte, la sua compagnia dopo la resurrezione e alla fine l'abbandono definitivo.
Almeno così è stato fino alla Pentecoste.
Poi grazie allo Spirito hanno saputo elevarsi da terra e
grazie all'Amore Eterno che aveva invaso il loro cuore l'hanno trovato nei poveri.
Lui ha detto che se vogliamo incontrarlo,lo possiamo vedere nei piccoli, e non solo vedere ma incontrarlo.
Lui quando è andato via non ci ha
lasciato soli, oltre ai piccoli lo incontriamo nell'eucarestia, nella parola.
Lui ha trovato il modo di rimanere ancora tra noi per non
farci sentire orfani.
Basta saper guardare e dire “credo che è asceso
al cielo”, i cartelli indicatori mi indicano la strada dove trovarlo.

5 dicembre 2011

Credo 11

e in Gesù Cristo... il terzo giorno risuscitò da morte;

24
 Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
25 Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
26 Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
28 Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
29 Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
30 Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
31 Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
(Gv20,24-31)

Grazie Tommaso di questo tuo desiderio... è anche il mio.
Spesso nei momenti di morte spirituale io mi ripeto la tua preghiera "Signore mio e Dio mio".
Nel buio della vita quando si va a tentoni "Signore mio e Dio mio".
Tu Tommaso ci hai fatto un grande regalo... nella tua difficoltà c'è la nostra e noi ci siamo guadagnati la decima beatitudine "beati coloro che pur non avendo visto crederanno"
Tu sei buono Signore e credo che sei resuscitato da morte e la mia fede non è morta.

3 dicembre 2011

Credo 10

e in Gesù Cristo... discese agli inferi.


Gesù Cristo è “disceso agli inferi”.
Che cosa significa questa espressione?
Vuole dire che Dio, fattosi uomo, è arrivato fino al punto di entrare nella solitudine estrema e assoluta dell’uomo, dove non arriva alcun raggio d’amore, dove regna l’abbandono totale senza alcuna parola di conforto: “gli inferi”.
Gesù Cristo, rimanendo nella morte, ha oltrepassato la porta di questa solitudine ultima per guidare anche noi ad oltrepassarla con lui.
Tutti abbiamo sentito qualche volta una sensazione spaventosa di abbandono, e ciò che della morte ci fa più paura è proprio questo, come da bambini abbiamo paura di stare da soli nel buio e solo la presenza di una persona che ci ama ci può rassicurare.
Ecco, proprio questo è accaduto nel Sabato Santo: nel regno della morte è risuonata la voce di Dio. È successo l’impensabile: che cioè l’Amore è penetrato “negli inferi”: anche nel buio estremo della solitudine umana più assoluta noi possiamo ascoltare una voce che ci chiama e trovare una mano che ci prende e ci conduce fuori.
L’essere umano vive per il fatto che è amato e può amare; e se anche nello spazio della morte è penetrato l’amore, allora anche là è arrivata la vita.
Nell’ora dell’estrema solitudine non saremo mai soli. Benedetto XVI

2 dicembre 2011

Credo 9

e  in Gesù Cristo... morì e fu sepolto.

E reclinato il capo spirò...
In questo modo termina l'avventura terrena di Gesù
L'ultimo sguardo l'hai rivolto verso la terra e verso la terra hai emesso l'ultimo respiro.
Tu sei morto e l'ultimo respiro l'hai rivolto a noi.
Uno spirito che vivifica e rende nuove tutte le cose.
Nella tua morte c'è intorno a te un mondo attonito.
Si ritorna tutti a casa e l'avventura si chiude.
Quelli che sanno, hanno paura, e nella loro cieca vendetta credono che da lì a poco qualcosa succederà.
Mettiamo il povero nel sepolcro, sigilliamo il sepolcro in modo che non ci dia più fastidio.
E' una storia questa che va dimenticata...
Nella mia gioventù ricordo che una sera anch'io ti volevo chiudere nel sepolcro.
Lottai tutta la notte e con ragionamenti cercavo di cancellarti, ma dal profondo del mio essere Tu venivi fuori sempre più forte, fino a quando mi inginocchiai e dissi "senza di Te non posso andare da nessuna parte".
Il sepolcro non è altro il solco dove il grano viene posto e come il grano marcisce e da origine alla pianta.
Tu non sei marcito... Ci hai fatto capire che la vita la puoi riprendere e ridarcela.
Spetta a noi saperci affidare alla terra...
Io credo che sei morto e sei stato sepolto.

1 dicembre 2011

Credo 8

e in Gesù Cristo... fu crocifisso.

Credo in te uomo crocifisso che sei Dio,
mi fermo, ti guardo e intorno a me vedo solo uno sfondo bianco.
Siamo io e te e nel vederti mille pensieri affollano la mia mente.
Condannato dai giusti per bestemmia.
La tua sede tra i malfattori. Uno di loro ti ha pure deriso.
Mi chiedo cosa hai potuto provare in questa tua solitudine e in questo tuo dolore.
Uomo della croce. Più ti guardo e più resto confuso.
Dentro di me ci sono resistenze che non vogliono cedere il passo ad un pensiero che dentro di me sta prendendo sempre più sostanza: il tuo gesto è una follia d'amore per me e per tutti gli uomini.
Questa tua follia d'amore mi mette in discussione e mi interpella
come se mi dicesse "denuncia il tuo male e dammelo in cambio io ti do un pò di follia del mio amore per te".
Sto per chiudere il mio pensiero e mentre lo chiudo mi viene in mente questo testo di De Andrè:
Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
 
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore". (testamento di Tito)



Io credo in Te uomo-Dio crocifisso

30 novembre 2011

Credo 7

E Gesù... patì sotto Ponzio Pilato,

Gesù hai reso famoso il nome di Pilato uno dei tanti governatori della Palestina.
Che ci fa il nome di un pagano in una professione di fede?
Dietro questa ombra di uomo si rivela la realtà storica dei tuoi patimenti.
Questo tuo patire complesso ha diversi nomi.
Incomprensione: ci si aspettava un messia guerriero e arriva un povero messia.
Tradimento: il tradimento di Giuda è quello più eclatante, ma poi ci sono quei piccoli tradimenti che ti relegano ai margini della vita dell'uomo.
Rinnegamenti: quello di Pietro è annunciato dal canto del gallo, ma poi ci sono quei "non so" che nascondono la vigliaccheria dell'uomo.
Solitudine: tutti ti circondavano, ma nessuno comprendeva la tua sete e la tua fame di amore per l'umanità.
Patimenti fisici: spine, flagelli, calci, sputi, derisioni...
Io credo che tutto questo sia realmente accaduto.

29 novembre 2011

Non vi affannate

Questa riflessione è del 28 maggio 2003.

Non vi affannate di cosa mangere o berrete.

Vedo che c'è un'ansia intorno.
Di fare, di realizzare.
Impariamo a coordinare il fare e l'essere, in modo da vivere in armonia.
Guardate gli uccelli del cielo cantano e fanno il nido per i loro piccoli,con il loro canto lodano Dio e sono impegnati a dare da mangiare ai loro piccoli.
Sono e fanno.
Impariamo anche noi da loro.
Se le cose  e le persone che sono intorno a noi non ci insegnano allora siamo proprio chiusi nel nostro piccolo.
Lodiamo Dio con il nostro essre cantando e lavorando per la nostra famiglia e per gli altri.

26 novembre 2011

Credo 6

E in Gesù Cristo... Nacque da Maria Vergine.
Oggi parliamo di lei, della vera donna, di colei che ha dato a Dio tutta se stessa.
Maria non ha fatto di Dio una sua proprietà, ma lo ha donato all'umanità.

Tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. (Dante il paradiso)

Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore. (Dante Alighieri)

Ma c'è un canto antichissimo comune a tutte le chiese che vi propongo di leggere:

4. La Virtù dell'Altissimo
adombrò e rese Madre
la Vergine ignara di nozze:
quel seno, fecondo dall'alto,
divenne qual campo ubertoso per tutti,
che vogliono coglier salvezza
cantando così:
Alleluia!

5. Con in grembo il Signore
premurosa Maria
ascese e parlò a Elisabetta.
Il piccolo in seno alla madre
sentì il verginale saluto,
esultò,
e balzando di gioia
cantava alla Madre di Dio:

Ave, o tralcio di santo Germoglio;
Ave, o ramo di Frutto illibato.
Ave, coltivi il divino Cultore;
Ave, dai vita all'Autor della vita.
Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;
Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.
Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;
Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.
Ave, di suppliche incenso gradito;
Ave, perdono soave del mondo.
Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;
Ave, fiducia dell'uomo con Dio.
Ave, Sposa non sposata!

7. I pastori sentirono
i concerti degli Angeli
al Cristo disceso tra noi.
Correndo a vedere il Pastore,
lo mirano come agnellino innocente
nutrirsi alla Vergine in seno,
cui innalzano il canto:
Ave, o Madre all'Agnello Pastore,
Ave, o recinto di gregge fedele.
Ave, difendi da fiere maligne,
Ave, Tu apri le porte del cielo.
Ave, per Te con la terra esultano i cieli,
Ave, per Te con i cieli tripudia la terra.
Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne,
Ave, dei Martiri sei l'indomito ardire.
Ave, sostegno possente di fede,
Ave, vessillo splendente di grazia.
Ave, per Te fu spogliato l'inferno,
Ave, per Te ci vestimmo di gloria.
(inno dei primi secoli della chiesa )

25 novembre 2011

Miracolo

Il computer di don Giuseppe è fuori uso. 
Siccome ci sono molte cose da recuperare rimediamo con qualcosa di 
qualche tempo fa. 
Questa riflessione è del 22 maggio 2003.
 
 
Stamani ho scoperto un grande miracolo.
Mentre correvo non riuscivo ad accettare la fragilità dell'uomo, e
quindi anche la mia, e tutto giudicavo da un punto di vista morale.
Dopo sono andato in chiesa e ho capito che l'uomo è veramente un 
miracolo.
Dio ci ha tratti dalla terra e ci ha dato un contenuto d'oro.
Se il vaso è perfetto tutto è sterile.
Se il vaso ha delle crepe allora il suo contenuto può essere sparso,
un pò come la storia delle due cisterne.
La cisterna perfetta che non perdeva acqua e l'altra che perdeva
intorno.
A quest'ultima crebbero l'erba e fiori intorno e gli animali la 
visitavano, mentre l'altra nella sua perfezione era rimasta con la 
sola acqua all'interno.
Non giudichiamoci da un punto di vista morale, ma guardiamoci come 
lui ci guarda.
Così saremo un miracolo perchè daremo gloria a LUI.

24 novembre 2011

Credo 5

Gesù Cristo... Il quale fu concepito di Spirito Santo.

Il grembo che conobbe il dono dell'incarnazione fu quello di Maria.
Io credo in questo mistero e posso farmi la domanda.... Come è stato possibile?
Anche Maria pone la sua domanda... Come è possibile? Non conosco uomo...
Dio dà la risposta "nulla è impossibile a Dio".
Maria..."Eccomi sono la serva del Signore avvenga di me secondo la tua parola".
Il SI di Maria da quel momento ha stravolto la sua stessa vita, la vita di Giuseppe, la vita del piccolo borgo, la vita di una nazione, la vita di un popolo, la vita di un impero, la vita dell'umanità.
Come il sasso caduto nello stagno fa dei cerchi concentrici che si allargano... Così l'incarnazione.
Due volontà si sono incontrate, la volontà del più forte ha chiesto con umiltà alla volontà del più debole (la violenza non è di Dio).
La più debole ha risposto e ha rischiato liberamente.
Conosceva così bene la volontà del più forte, altro non poteva fare che confidare in Lui (figlia del Figlio).
Quando l'uomo è caduto nel peccato Dio per ridargli dignità ha cucito delle pelli e lo ha rivestito.
Nell'incarnazione per far tornare a sé l'uomo si è rivestito della carne dell'uomo, miracolo dell'amore.
Incarnazione, tutto è cominciato da un si e tutti i grandi inizi sono un si alla Sua volontà.
Incarnazione, mistero d'amore e di silenzio, le opere vere gradite a Dio partono dall'amore e dal silenzio.
Incarnazione, luce che fa scappare le tenebre, perchè colui che è eterno ha messo un suo inizio per portare nell'infinito ciò che è finito.
Incarnazione, tempo di attesa... di Dio fatto carne venuto ad abitare in mezzo a noi...
Io credo.

23 novembre 2011

Credo 4

E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore.

Nel corso della mia storia ho letto... ho ascoltato... mi volevano convincere... mi hanno preso in giro... hanno scrollato la testa.... hanno riso...
Ho visto un pò di tutto...
Certe volte ho immaginato un grande mercato dove ognuno vende il suo Gesù Cristo.
Ci sono anche bancarelle che lo svendono come ai saldi di stagione e altre bancarelle con una sfilza di libri vogliono mostrare con menzogne che Lui non è mai esisistito e che è tutta una invenzione.
Proprio una notte sognai una bancarella, che non si trovava nella piazza del mercato dove ognuno urla sovrapponendo la sua voce all'altro, ma stava in una stradina.
Era una bancarella molto dimessa, c'era un vecchio a cui chiesi se aveva un libro su Gesù, mi fece vedere un testo molto antico, mi disse che potevo sedermi e leggere e poi quando finivo di leggere potevo anche andare via perchè quel libro una volta letto con l'intelligenza del cuore l'avrei ricordato per tutta la vita.
Mi sedetti e cominciai la mia lettura, sotto lo sguardo attento e dolce del vecchio...
Lessi tutto il libro ringraziai il dolce vecchio e non mi venne voglia di passare per la piazza a sentire quelle urla o vedere atteggiamenti ipocriti...
Mi incamminai attraverso quei vicoli e ad ogni giro d'angolo una frase di quel libro mi veniva fuori... Io sono con voi tutti i giorni.... Non temete... Non vi chiamo servi, ma amici... Ama il tuo prossimo... Chi ha fede fa le stesse cose che ho fatto io... Amate i vostri nemici... Pace a voi... e altre ancora...
Un pò come i vicoli nella mia città che ne ha veramente tanti...
I vicoli non sono uguali, si distinguono tra loro perchè hanno un particolare che li definisce...
Un pò come le tante frasi lette sono diverse e ognuna ha un suo particolare, e tutte fanno risaltare una persona Gesù il Cristo il figlio del Dio vivente.
Io credo in Lui.
Credo in Gesù Cristo.

22 novembre 2011

Credo 3

Credi in Dio padre onnipotente creatore del cielo e della terra?

Se guardo il cielo, opera delle tue mani, la luna e le stelle che tu hai fissate...
Che cosa è  l'uomo perchè te ne curi ed il figlio dell'uomo perchè te ne dia pensiero? (Sl 8)

Non hai dimenticato niente ed in tutto l'universo hai impresso una legge.
L'uomo che tu hai creato, eppure l'hai fatto poco di meno degli angeli, di gloria e di onori l'hai coronato (Sl 8) è stato capace di sovvertire queste leggi a suo danno.

21 novembre 2011

Credo 2

Credi in Dio Padre Onnipotente creatore del cielo e della terra?

Onnipotente che tutto può.
Lui è un padre che tutto può.
Spesso mi trovo a pensare nella mia stolta superbia, che ha bisogno di un suggerimento.
Metto la mano sulla bocca, facendo angolo con il suo orecchio e sottovoce gli suggerisco come si deve comportare.
Noi siamo potenti con Lui, ma non possiamo essere onnipotenti.
Questo peccato di superbia ci allontana da Lui.
Teresa d'Avila, diceva "da sola non valgo niente, con Lui posso spostare le montagne".
Se fino ad ora non abbiamo spostato le montagne, è solo perchè continuiamo a sfidarlo.
Il peccato degli ebrei è il nostro,infatti anche noi diciamo "se tu sei veramente Dio scendi dalla croce e noi ti crederemo".
Gesù hai un modo di presentarti inconcepibile, ma aiutaci a farci salire con te sulla croce perchè proprio salendo tu ci indichi cosa vuol dire essere onnipotente.

Credo

Credi in Dio Padre onnipotente creatore del cielo e della terra?

Questa domanda viene fatta nel rito del battesimo, nella notte di Pasqua e nella domenica del battesimo del Signore.
Stamattina appena ti alzi ti pongo questa domanda e tu mi
risponderai...
"Ma che razza di domanda è? Certamente ti rispondo di SI".
Allora tu credi in questo Dio che è Padre e che oggi, appena ti sei svegliato, ti ha detto: "Io credo in te figlio mio";
Che durante il giorno non vale la pena correre perchè Lui ti porta con mano.
Che quando ti senti il fiato sul collo non ti smarrisci perchè sai che Lui ti sostiene.
Che le decisioni da prendere oggi, anche se sono una medicina amara, Lui maternamente ti accarezza che certe volte non capisci la sua paternità, però vuoi con tutte le forze continuare a credere che quando ti assale la sfiducia tu possa continuare a sperare nella Sua bontà.
Se il tuo SI corrisponde a queste risposte sei veramente figlio e ami i tuoi fratelli.
Se è un NI verifica la tua paternità e maternità.
Se è un NO ti chiedo di cominciare a provare ..... che ti costa?